Lessico

sm. (pl. -i; anticamente anella, ancora vivo nel significato 6) [sec. XIII; latino anellus, dim. di anus, cerchio].

1) Cerchietto metallico solitamente prezioso che si porta al dito con funzione decorativa o come segno di una particolare condizione o carica sociale: anello pastorale, portato dai vescovi; anello piscatorio o del pescatore, del papa; anello matrimoniale, di fidanzamento; dare, mettere l'anello, sposare.

2) Arnese generalmente a forma di cerchio, di misura svariata, in metallo o in altra materia, destinato a diverse applicazioni tecniche (come elemento di una catena, come infisso ornamentale o per legature, per la cerchiatura di botti o tubi, ecc.). In particolare, A) In tecnologia: a) Anello di tenuta, elemento di forma anulare solitamente in gomma sintetica con eventuali rinforzi metallici o tessili a seconda degli impieghi, usato nel collegamento di organi per evitare le perdite di fluido; tra i vari tipi i più importanti sono quelli per alberi rotanti, quelli a labbro per applicazioni pneumatiche (tipico caso la tenuta fra cilindro e stantuffo) e quelli a sezione circolare usati soprattutto nel caso di organi in moto alternativo o rotatorio molto lento o intermittente. b) Anello elastico, anello deformabile elasticamente montato su un albero o entro un foro per trattenere un altro organo montato assialmente. Generalmente costruiti in acciaio con forme svariate, tra i tipi principali vi sono quelli di sicurezza e di arresto. c) Anello di forzamento o di serraggio, impiegato per collegare organi diversi, in genere per forzamento a caldo.B) In fisica, anello di accumulazione, particolare sistema di accelerazione di particelle.C) Nell'industria mineraria: anello di base, elemento che sostiene un tratto di rivestimento di un pozzo; anello tagliente, lo scudo per lo scavo di gallerie in terreni incoerenti. D) Nello sport: a) nell'alpinismo, il cerchio di cordino o di corda che viene fissato a un chiodo, a un moschettone o a uno spuntone di roccia; b) nell'atletica leggera, la pista ellissoidale all'interno dello stadio, intorno al prato; c) nella pallacanestro, il cerchio di ferro, del diametro di 45 cm, che sostiene la rete del canestro e anche sin. di quest'ultimo; d) al pl., uno dei grandi attrezzi da ginnastica costituito da due anelli di legno duro, con diametro interno di 18 cm e diametro di impugnatura di 2,8 cm, sospesi da un'altezza di 5,50 m fino a 2,50 m da terra con due funi distanti tra loro 55 cm. È usato per esercizi di forza e di slancio, di appoggio e di sospensione uniti a posizioni statiche, verticali od orizzontali, mantenute per almeno tre secondi. E) Nell'industria tessile: filatoio ad anelli, denominazione data al filatoio, noto anche col nome di ring, sul quale la torsione del filato viene impressa da un anellino.F) In marina: anello d'ormeggio, cerchio metallico opportunamente fissato a terra (molo o altro punto di supporto) e di impiego analogo a quello della bitta, al quale vengono assicurati i cavi d'ormeggio, soprattutto delle imbarcazioni.

3) Fig.: anello di congiunzione, cosa o avvenimento che collega temporalmente o logicamente due serie distinte di fatti; anche persona che fa da intermediario.

4) Parte circolare di un oggetto o strumento: anello della fibbia; gli anelli delle forbici.

5) Specialmente al pl., piccolo formato di pasta da brodo (anche al dim. anellini).

6) Ricciolo di capelli: “bimba dalle lunghe anella d'oro” (Pascoli). Anche ciocca di lana.

7) Ciascuno dei segmenti che costituiscono il corpo degli Anellidi.

8) Per estensione, oggetto o struttura di forma circolare, che spesso circonda tutt'intorno un altro corpo: “Paesi e borghi... dentro l'anello delle mura” (Ojetti); anello stradale, percorso circolare che mette in collegamento diverse vie di comunicazione. Con sensi più particolari:A) In araldica, pezza onorevole dello scudo, consistente in un unico cerchio talvolta con gioie incastonate (anello incastonato), oppure in un numero vario di cerchi. B) Figura a forma di cerchio: formare anelli di fumo; anello pendolare, la configurazione che assume l'acqua interstiziale attorno a due grani di sabbia petrolifera.

9) Toscano, per ditale: “insegna al buon sartore / tener l'anello in dito o fare il nodo” (Pulci).

10) In anatomia, termine generico per indicare aperture o brevi canali di forma rotondeggiante o ellittica (anello inguinale, anello ombelicale, ecc.), attraverso cui possono passare altre formazioni anatomiche (legamenti, nervi, vasi). Anello del grande adduttore, orificio inferiore del canale di Hunter nella coscia, dove passano i vasi femorali. Anello fibroso, porzione periferica del disco fibrocartilagineo delle articolazioni intervertebrali, costituito da fasci fibrosi e cellule cartilaginee. Anello timpanico, orificio osseo, su cui si impianta la membrana timpanica dell'orecchio.

11) In botanica: A) nei funghi residuo del velo parziale che in alcuni corpi fruttiferi riunisce inizialmente il margine del cappello al gambo e che rimane in parte aderente al gambo stesso (per esempio Amanita, Psalliota). B) Nelle felci, parte ispessita della parete dello sporangio. C) Nei muschi è una formazione composta da una o più file di cellule sovrapposte, che si trova all'esterno del peristoma, a ridosso della parete dell'urna o capsula.

12) In cibernetica, successione chiusa su se stessa di componenti di un sistema di regolazione, costituita dalla catena d'azione e dalla catena di reazione.

13) In geometria, termine talvolta usato per toro e corona circolare. Nella geometria della sfera, anello sferico è il solido generato dalla rotazione di un arco di circonferenza attorno a un diametro di una sfera a cui appartiene non passante per esso.

14) In acustica, anello di udibilità e anello di silenzio, zone anulari rispettivamente di massima e minima pressione sonora relative alle onde stazionarie che si formano ponendo una sorgente sonora sull'asse di una superficie cilindrica con base riflettente. Gli anelli di udibilità e di silenzio sono analoghi ai piani nodali e ventrali di un'onda stazionaria piana.

15) In algebra moderna, insieme di elementi nel quale sono definite due operazioni, dette binarie, che permettono di associare a una coppia di elementi dell'insieme un ben determinato elemento dell'insieme stesso; la natura delle operazioni non è definita, ma esse devono soddisfare determinate proprietà formali assunte come assiomi; vedi anello (algebra).

16) In ottica: A) Frange di interferenza o di diffrazione di forma anulare. Gli anelli di Newton sono frange di interferenza che si ottengono, in luce bianca, sovrapponendo una lente piano-convessa a una lastra piana di vetro. B) Anello oculare è il foro di un diaframma che limita il fascio luminoso attraversante un sistema ottico per la visione diretta (microscopio, cannocchiale) la cui immagine si forma nella pupilla dell'osservatore.

Storia del gioiello

Fin dall'antichità l'anello consisteva, come il bracciale, in un cerchio chiuso (ottenuto sia per saldatura sia forgiando un blocco) oppure era costituito da una verga metallica avvolta a spirale. I più antichi anelli sicuramente databili giunti sino a noi sono di carattere signatorio. A uno stadio di civiltà in cui la scrittura manca o è poco diffusa, il sigillo (non necessariamente grafico) rappresenta un mezzo di autenticazione e avallo di persona munita di una data autorità. Gli esemplari ritrovati in tombe egiziane della XVIII dinastia, cioè all'incirca del sec. XV a. C., sono d'oro puro, piuttosto massicci, e consistono in un cerchio a cui è applicata una piastra con un'iscrizione incisa, da adoperare come sigillo; in scavi di tombe più tarde si hanno anelli signatori di argilla smaltata a colori vivaci, d'ambra, d'avorio, di pietre dure. Gli anelli signatori rinvenuti nell'area cretese micenea (sec. XVIII-XIV a. C.) consistono come i primi esempi egiziani in un cerchio aureo a cui è applicata una piastra dello stesso metallo. Se ne dovettero usare anche altri, nei quali la parte sigillare era una pietra incisa: lo fanno supporre alcune pietre incise, oggi nude, che a motivo del formato si devono ritenere fatte per essere incastonate. Anche gli Egiziani in un momento non esattamente accertabile adottarono un anello signatorio in cui il sigillo era di materia diversa dal cerchio anulare. Quasi sempre il castone era costituito da una pietra di pianta ovoidale con una faccia convessa lavorata in forma di scarabeo e l'altra, piatta, incisa con una fitta iscrizione geroglifica. In questa particolare forma di scarabeo, l'anello sigillare egiziano si diffuse in una vastissima area, non solo mediterranea: in Fenicia, nella colonia fenicia di Cartagine, in Etruria, in Grecia e nelle colonie greche esterne, in Mesopotamia. A parte l'effetto ornamentale, l'anello può valere come contrassegno di una dignità o comunque di una condizione personale: sotto questo aspetto lo si incontra nel costume romano. Nacque nella Roma repubblicana la “fede” coniugale (cingulum o vinculum) nella forma di semplice cerchio metallico che conserva tuttora. Vi era anche l'anello di fidanzamento (anulus pronubus), ma decadde presto dall'uso (l'anello di fidanzamento odierno ha origine recente). L'anello, anche come semplice cerchio metallico, ebbe inoltre a Roma fin dai tempi della repubblica una grande importanza come contrassegno di uno stato sociale o di una carica. A lungo fu permesso solo l'anello di ferro, e anche questo fu riservato ai liberi. Poi lo poterono portare d'oro gli ambasciatori in determinate circostanze ufficiali. L'anello d'oro fu esteso quindi ai senatori, ai cavalieri, ai consoli e ad altri dignitari. Infine si poté ornare dell'anello (ma d'argento) anche il liberto. Accanto all'anello signatorio e a quello di semplice contrassegno, specialmente in uso presso i Romani, continuò a esservi in tutta l'età precristiana quello puramente ornamentale, portato prevalentemente dalle donne. Nelle varie aree artistiche dell'Occidente, in generale, aveva una piastra di spessore vario con figurazioni simboliche, mitologiche o d'animali incise o rilevate. Il Rinascimento introdusse l'arte di disporre le gemme in castone e quella di cesellare e ravvivare di smalti la parte metallica dell'anello. Una nuova età per la decorazione dell'anello si aprì quando la maestria dell'uomo riuscì a tagliare e sfaccettare le pietre di maggiore durezza. L'anello ornamentale d'alto pregio d'allora in poi fu prevalentemente ridotto al minimo funzionale nella sua parte anulare in senso stretto e si sviluppò la tecnica dell'incastonatura. Questa si esplicò dapprima in soluzioni piuttosto pesanti, per assicurare la stabilità delle pietre. Solo il pieno Barocco liberò il castone dalla simmetria caleidoscopica; e si passò ai primi esempi di anelli floreali, dove cioè le gemme erano disposte in modo da simulare cesti o mazzi di fiori o fronde fiorite. Questo gusto si accentuò nel sec. XVIII, in cui nacque tra l'altro il tipico anello à la marquise dal castone allungato. D'allora la forma decorativa dell'anello poté sposare tutte le espressioni stilistiche che si succedettero nel tempo, incluso l'eclettismo inquieto del “mezzo Ottocento”. Nella seconda metà del sec. XX, dopo essere stato monopolio dei grandi gioiellieri e quindi soggetto a una specie di anonimato artistico, l'anello ornamentale ha accennato a rientrare nella sfera di competenza degli artisti singoli, dalla quale era uscito dopo un breve periodo di voga del cesello rinascimentale. Così, accanto all'anello d'alta oreficeria perdura almeno una traccia della concezione austera romana dell'anello come contrassegno tradizionale nella “fede” di matrimonio; e perdurano, con diffusione molto limitata, alcune forme emblematiche che hanno in comune la derivazione stilistica dall'anello signatorio, benché abbiano perduto la funzione di sigillo e in alcuni casi anche la presenza dell'incisione signatoria. L'anello, che per la sua speciale aderenza alla persona fisica è quasi una parte di chi lo porta, si è sempre prestato a caricarsi di speciali valori dell'ambito magico; e v'è una complessa casistica, sia tipologica sia storica, dell'anello curativo, propiziatorio, protettivo, legato a culti inferiori o a deviazioni eretiche. Dall'anello trassero inoltre origine molte leggende fin dall'antichità (anello di Minosse, anello di Policrate, l'anello del nibelungo Alberico); dall'anello inteso come simbolo di autorità e di legame è derivata anche la cerimonia dello sposalizio del mare, che veniva celebrata il giorno dell'Ascensione dal doge di Venezia.

Religioni

Nell'uso cristiano l'anello è simbolo di autorità e di preminenza sugli altri. Il suo uso è già accertato alla fine del sec. VI, come documenta il Pontificale di Salisburgo con la benedizione dell'anello episcopale. Gli anelli portati dalle dignità ecclesiastiche sono: l'anello pontificale, che il papa mette nelle funzioni solenni; l'anello ordinario, che porta abitualmente; l'anello cardinalizio, consegnato dal papa al nuovo cardinale, come simbolo della sua dignità, nel concistoro segreto (l'uso risale al sec. XII); gli anelli vescovili sono due: quello pontificale, che il vescovo porta nelle funzioni solenni, e quello ordinario, che porta abitualmente. Il bacio dell'anello tanto cardinalizio che vescovile fa fruire di 50 giorni d'indulgenza. Possono portare l'anello anche gli abati e i prelati nullius, i dottori in teologia. Antichissima è pure la liturgia cristiana che benedice l'anello nuziale quale pegno di mutuo amore e di indissolubile unione fra i novelli sposi. Secondo il diritto italiano l'anello nuziale è impignorabile.

Religioni: anello del pescatore

Anello del pescatore (anulus piscatoris), sigillo segreto del papa, in cera rossa, rappresentante San Pietro che getta le reti. La più antica menzione di esso si trova in una lettera di papa Clemente IV del 7 marzo 1265. All'inizio pare servisse di preferenza per la corrispondenza privata; dal sec. XV si trova sempre applicato a tutti i brevi. Nel 1842 fu sostituito da un timbro recante la stessa immagine.

Chimica

Struttura molecolare che contiene un sistema di tre o più atomi legati tra di loro in modo da formare una catena chiusa su se stessa. L'anello si dice omociclico se è costituito da atomi del medesimo elemento (per esempio gli anelli dei composti carbociclici formati da atomi di carbonio), eterociclico se costituito da atomi diversi (per esempio gli anelli dei composti eterociclici formati da atomi di carbonio e ossigeno, carbonio e azoto, ecc.). § Anello di Liesegang, fenomeno osservato dal chimico tedesco R. E. Liesegang.

Edilizia

A) Nella costruzione del rivestimento dei pozzi, anello di scarico è la struttura, parzialmente incassata in uno scavo anulare, avente il compito di ripartire sul terreno il carico del rivestimento sovrastante. B) Nello scavo di pozzi viene detto anello tagliente l'anello di acciaio o di ghisa a sezione cuneiforme, con il bordo inferiore tagliente, fatto affondare progressivamente nel terreno dal peso del rivestimento che si costruisce al di sopra di esso. C) Negli impianti idrici degli edifici, anello liquido è un sistema di tubazioni che collega le colonne montanti per alimentarle dalla rete (anello principale) ovvero per alimentare da queste i singoli apparecchi dei piani (anello di piano).

Elettrotecnica

A) Anello collettore, organo metallico, solitamente di rame, che, nelle macchine elettriche rotanti, permette di stabilire il contatto elettrico tra il rotore con cui è solidale e un circuito fisso collegato alle spazzole che strisciano su esso. B) Distribuzione ad anello, circuito elettrico chiuso, realizzato sia mediante linea aerea sia mediante cavo, usato per collegare tra loro varie cabine di trasformazione o più utilizzatori. C) Anello di guardia, nei dispositivi in cui l'elemento fondamentale è un condensatore piano è un elemento costituito da un conduttore anulare disposto attorno a una delle armature in modo da rendere uniforme il campo elettrico nel dielettrico; nelle linee elettriche aeree, l'anello di guardia, detto in tal caso anche anello di protezione, serve a migliorare la distribuzione di potenziale lungo la catena di isolatori. D) Anello di Pacinotti, generatore elettrico ideato dal fisico italiano A. Pacinotti.

Geofisica

Anello di Bishop, anello luminoso di colore rossastro avente un diametro angolare compreso tra 10º e 20º, osservabile intorno al Sole quando nell'alta atmosfera si trovano notevoli concentrazioni di minute particelle solide di origine vulcanica. Il fenomeno, dovuto a diffrazione della luce solare, fu segnalato per la prima volta da S. Bishop a Honolulu dopo l'eruzione del Krakatoa (1883), ma fu in seguito osservato anche in Europa.

Giochi

Gioco dell'anello, gioco di società di cui esistono due varianti. La prima era molto in voga alla corte di Luigi XIV di Francia con il nome di anello del bosco. Tutti i giocatori, tranne uno, si dispongono in circolo, tenendo tra le mani uno spago in cui è infilato un anello, e con le due mani chiuse a pugno lo fanno scorrere rapidamente dall'uno all'altro. Il cercatore sta al centro del cerchio e quando – a un dato segnale – le mani si fermano, deve indovinare in quale mano si nasconde l'anello. Chi si è lasciato scoprire prende il suo posto. Nella seconda variante tutti i giocatori, tranne uno, siedono in cerchio con le mani giunte fra le ginocchia. Il capogioco tiene fra le sue, chiuse allo stesso modo, un anello, un sassolino, una chiave, ecc. e fa il giro dei giocatori deponendo di nascosto fra le mani di uno di loro l'oggetto. Quindi chiede al giocatore rimasto fuori di indovinare chi ha l'oggetto. Se indovina diventa capogioco, altrimenti paga pegno.

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