ancìpite

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agg. lett. [sec. XV; dal latino anceps-cipítis, dalla doppia testa].

1) Che ha duplice forma o natura. Detto di lame, a doppio taglio: “il sacro gladio ancipite” (Boccalini). Fig., duplice, ambiguo, incerto: “questa politica ancipite e mozza è nei reali di Savoia naturale e antica” (Cattaneo).

2) In linguistica, le lettere greche a, i, y che potevano indicare sia le corrispondenti vocali brevi sia le corrispondenti vocali lunghe, a differenza delle vocali e, o che in greco avevano due segni distinti per la breve e per la lunga.

3) In metrica, si dice della posizione, nello schema del verso, di una sillaba che può essere indifferentemente breve o lunga: per esempio l'ultima sillaba dell'esametro dattilico greco e latino.

4) In biblioteconomia, si definiscono ancipiti le edizioni che non riportano alcuna indicazione tipografica.