Lessico

sm. (pl. antico anche animai) [sec. XIII; latino anímal-ālis].

1) Ogni essere vivente capace di muoversi e reagire, grazie ai sensi, se sottoposto a stimoli di varia natura: “Troppo mite decreto/ quel che sentenzia ogni animale a morte” (Leopardi); animale ragionevole o razionale, l'uomo; animale bruto, bestia.

2) Comunemente, essere animato privato di ragione, bestia: animali domestici, selvatici; l'asino è il tipico animale da soma; catalogare le varie specie di animali. Riferito all'uomo per similitudine, indica abbrutimento: ubriacarsi come un animale; divenire un animale da tiro, affaticarsi oltre misura; fig., individuo bestiale, grossolano, che agisce per istinto in balia dei suoi violenti impulsi: “Quell'animale di don Rodrigo” (Manzoni). In tal senso anche il peggiorativo animalaccio.

Scienze naturali

Organismi eterotrofi, incapaci cioè di produrre da soli la sostanza organica di cui necessitano (al contrario dei vegetali, detti perciò autotrofi), gli animali richiedono, inoltre, per il loro metabolismo, ossigeno, mentre producono, come sostanze di rifiuto, anidride carbonica e altri materiali (come l'urea). Sono capaci di locomozione e il loro corpo si presenta di aspetto e forma ben definita (con le varie appendici, per esempio, ben determinate sia nel numero sia nella morfologia); i loro organi sono generalmente interni e l'accrescimento è di regola ben determinato nelle differenti specie; le pareti delle loro cellule, se presenti, sono sempre piuttosto fragili e delicate e costantemente prive di cellulosa (al contrario di quel che si può osservare fra i vegetali). I carboidrati vengono accumulati sotto forma di glicogeno. Sebbene a livello macroscopico la distinzione fra gli appartenenti al regno animale e a quello vegetale sia assai agevole, tale differenziazione diventa assai più difficile, se non addirittura impossibile, qualora si prendano in considerazione gli organismi più semplici, dato che molte delle loro caratteristiche sia morfologiche sia metaboliche sono tali da non poter dissipare ogni dubbio. Il regno animale si suddivide, per la maggior parte degli zoologi, in due sottoregni: quello dei Protozoi che comprende gli animali unicellulari e quello dei Metazoi al quale appartengono tutti gli altri animali. La branca della scienza che si pone come fine lo studio degli animali è la zoologia.

Ingegneria genetica: animali transgenici

Per ottenere animali dotati di particolari caratteristiche fisiche, si è utilizzata la manipolazione genetica, che permette di introdurre DNA di organismi diversi e generare un animale transgenico. Il DNA di interesse, clonato in vettori adatti, viene iniettato direttamente con l'uso di un micromanipolatore, nei pronuclei di una cellula fecondata prima che cominci l'embriogenesi. Questi animali verranno poi selezionati attraverso opportuni incroci per ottenere una linea stabile che esprime il gene di interesse. Gli animali transgenici sono uno strumento importante per studiare lo sviluppo embrionale e malattie come il cancro. Si possono ad esempio creare linee di topi che esprimono alcuni oncogeni e studiare la loro regolazione in vivo. Possono, inoltre fornire un buon modello per "simulare" malattie genetiche umane e studiarne la terapia e i suoi effetti prima di sperimentarla sui pazienti. All'inizio del 2000 un gruppo di ricercatori della Yonsei University di Seul e dell'Università di Calgary ha divulgato un esperimento positivamente concluso su roditori geneticamente modificati e affetti da diabete autoimmunitario, nel quale la terapia genica del diabete ha condotto a una remissione permanente della malattia. Topi transgenici, portatori di uno dei cinque geni coinvolti nell'instaurarsi nell'uomo del morbo di Alzheimer, rappresentano oggi un modello animale adatto alla ricerca, che rende finalmente possibile una serie di sperimentazioni mirate all'individuazione di terapie per evitare la morte dei neuroni (cellule del sistema nervoso centrale): questi topi, infatti, mostrano le stesse degenerazioni neurologiche dell'uomo e gli stessi problemi di memoria. Un altro campo di applicazione e di uso di animali transgenici è direttamente connesso con il problema degli xenotrapianti: si prevede la realizzazione di maiali geneticamente modificati che possano fungere da "donatori" di organi per l'uomo, senza indurre risposta immunitaria e, di conseguenza, causare fenomeni di rigetto. In Gran Bretagna (Cambridge) è stato ottenuto un maiale con organi “umanizzati”, vale a dire immunologicamente compatibili con l'organismo umano. In questo animale è stato inserito un gene umano che produce una catena di peptidi chiamata Daf (Decay Accelerating Factor), i quali controllano l'immunità di complemento (o immunità umorale), uno dei due fattori che intervengono nel rigetto di un organo trapiantato. Mentre l'immunità cellulare, infatti, è alla base delle reazioni di rigetto “lieve”, nei trapianti da uomo a uomo l'immunità umorale scatena il rigetto acuto quando la compatibilità biologica fra i due organi è molto bassa.

Diritto

Gli animali sono considerati beni mobili. In alcuni casi tuttavia, quando siano destinati permanentemente al servizio o all'armamento di altra cosa, sono soggetti al regime giuridico delle pertinenze: per esempio gli animali utilizzati per lavoro o per produzione. Per l'acquisto di animali valgono le norme relative ai beni mobili. Essi potranno quindi essere oggetto di compravendita e, cosa frequente, data la loro natura, acquistati a titolo originario mediante la materiale apprensione, come nel caso della caccia o della pesca. Una norma particolare è dettata per lo sciame di api in quanto il proprietario ha il diritto d'inseguimento anche su fondo altrui rispondendo però dei danni provocati. Particolare rilievo assumono le norme sulle responsabilità civili per i danni cagionati da animali. Il Codice Civile italiano sancisce che il proprietario o colui che se ne serve, e per il tempo in cui li ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dagli animali anche se smarriti o fuggiti, salvo che non provi l'esistenza del caso fortuito. In materia penale costituiscono reato contravvenzionale il maltrattamento di animali, il sottoporli a eccessive fatiche e a lavori ai quali non siano adatti. È ugualmente punito chi, anche per solo fine scientifico o didattico, sottopone in luogo pubblico o aperto al pubblico animali vivi a esperimenti tali da destare ribrezzo. Ipotesi di reato più grave del maltrattamento è il danneggiamento di animali altrui. Compie tale reato chi, senza necessità, uccide, rende inservibili o comunque deteriora animali appartenenti ad altri. Alcune disposizioni, infine, sottopongono a particolari controlli e formalità gli esperimenti scientifici di vivisezione.

Religioni

Nelle mitologie e nelle religioni di vari popoli, gli antenati mitici o il demiurgo di popoli primitivi sono spesso rappresentati sotto la figura di animale (per esempio il corvo degli Athabaska dell'America Settentrionale). Gli animali hanno un significato di rilievo nel totemismo, per il quale interi gruppi umani si considerano legati da particolari relazioni con una specie animale. Essi possono anche essere oggetto di vero e proprio culto, sia come manifestazioni di forze divine, sia come modi di apparizione di determinate divinità o, più tardi, come simboli di esse (un esempio tipico di culto degli animali è fornito dalla religione egiziana).

Araldica

L'animale è una figura tra le più frequenti nello scudo. Si dividono in varie classi: quadrupedi, volatili, rettili, insetti e figure chimeriche. Si rappresentano nella loro posizione naturale, cioè: passanti, rampanti, correnti, dormienti, pascenti, ecc. Spesso si pongono negli scudi anche le sole membra: testa, coda, zampe, artigli, ecc. Possono essere di uno smalto qualsiasi, ma di solito il loro colore è quello che più si avvicina al naturale.

Spettacolo

Fin dall'antichità gli animali sono stati utilizzati anche al fine di offrire spettacolo, mossi e diretti da istruttori o ammaestratori che ne avevano coltivato alcune naturali attitudini allenandoli, quasi sempre con mezzi crudeli (frusta, fame, pungolature), a compiere esercizi di destrezza o a ripetere atteggiamenti umani per muovere la meraviglia e il riso. Si ebbero i casi di elefanti funamboli e giocolieri, di orsi ballerini, di elefanti che venivano fatti combattere contro rinoceronti e di tigri contro leoni, di scimmie, serpenti, aquile e persino pulci ammaestrate presentati negli spettacoli circensi e nelle fiere. Fra i molti vengono ricordati per le loro straordinarie capacità: il cavallo “sapiente” Morocco, mandato al rogo con il suo addestratore Banks dall'Inquisizione di Spagna (sec. XVI); la bertuccia parodista Fagotin (1653); lo scimpanzé Turco (1780); la prima giraffa presentata a Parigi (1827); l'elefante Jumbo di Barnum; gli animali ammaestrati del clown russo Vladimir Durov; ancora gli scimpanzé (Consul, 1900; Prince Charles, 1915) imitanti l'uomo nelle sue occupazioni; la foca equilibrista Mademoiselle Aqua (1935). Imitazioni di animali furono in repertorio nei canovacci della Commedia dell'Arte; personaggi di animali interpretati da attori sono in varie opere classiche o del teatro per ragazzi, mentre con intenti allegorici o di satira gli animali figurano anche in opere drammatiche di ogni epoca; nel cinema rivivono attraverso i cartoons o agiscono in carne e ossa fino a diventare veri divi del pubblico infantile.

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