antighiàccio

agg. inv. [anti-2+ghiaccio]. In aeronautica, sono detti antighiaccio quei dispositivi che impediscono o eliminano la formazione di ghiaccio sulle parti più sensibili dei velivoli (bordo d'attacco delle ali, prese d'aria dei motori, ecc.). I depositi di ghiaccio che possono formarsi su alcune parti della superficie esterna dei velivoli provocano inconvenienti talora pericolosi per la sicurezza del volo; per tale motivo è necessario provvedere a eliminarli. I principali dispositivi antighiaccio che vengono utilizzati sono: ad aria calda, che sfruttano aria riscaldata dai gas di scarico dei motori o da speciali bruciatori; l'aria viene convogliata sulle parti interessate da apposite tubazioni; elettrici, che utilizzano una resistenza elettrica, disposta sulle superfici da proteggere, la quale, riscaldandosi per effetto Joule, scioglie il ghiaccio formatosi; a sostanze antiadesive che, spalmate o irrorate sulle varie strutture, abbassano il punto di congelamento dell'acqua o impediscono l'adesione del ghiaccio, data la loro tensione superficiale; meccanici, che provocano la rottura del ghiaccio in seguito alla deformazione di tubi di gomma applicati sulle parti interessate conseguente all'immissione di aria compressa (sistema comandato), oppure di parte del fasciame appositamente costruito con elementi elastici che si deformano in volo per effetto delle variazioni di pressione (sistema automatico).

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