antireticolocitotòssico

agg. (pl. m. -ci) [anti-2+reticolo+citotossico]. Siero antireticolocitotossico, preparato che stimola le funzioni del sistema reticoloendoteliale. È noto anche come siero di Bogomolec. Si ottiene da animali (conigli o cavalli) pretrattati contemporaneamente per via endovenosa e orale con preparazioni miscelate di milza e di midollo osseo umani prelevate da cadaveri subito dopo il decesso. Nei Paesi in cui viene correntemente preparato il siero trova impiego in medicina interna (diabete senile, miocarditi), in campo chirurgico (fratture, ferite a lenta cicatrizzazione), nelle diatesi allergiche e in alcune malattie del sistema nervoso centrale. Pur esistendo numerose indicazioni favorevoli, l'efficacia del siero antireticolocitotossico non è sufficientemente documentata.

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