autònimo

agg. [sec. XIX; da auto-+greco ṑnoma, nome]. Nella logica moderna, l'uso che si fa di una parola quando questa viene impiegata quale nome di se stessa o, come precisa R. Carnap, “quale nome della propria figura simbolica”; si considerino, per esempio, le due proposizioni: Monza è una bella città; Monza è una parola di due sillabe. Nel secondo caso l'uso della parola Monza è autonimo. Già G. Frege aveva insistito sulla necessità di distinguere, anche mediante convenzioni grafiche, il caso in cui si prende in considerazione il simbolo stesso da quello in cui si considera il suo significato. Questa puntualizzazione consente di evitare confusioni ed errori nell'uso dei termini del discorso; è opportuno ricordare che sono soprattutto i logici polacchi ad aver sinora mostrato maggior cura in questo senso.

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