avèrla

sf. [dal latino avis querulla, uccello lamentoso]. Denominazione comune attribuita agli Uccelli Passeriformi della famiglia dei Lanidi, in particolare agli appartenenti al genere Lanius. Con lo stesso nome si indicano anche numerose specie appartenenti ad altre famiglie. Le averle, nonostante le dimensioni modeste (15-35 cm di lunghezza totale), sono contraddistinte da abitudini rapaci, testimoniate dal becco molto robusto, con la parte superiore incurvata. Una loro caratteristica assai singolare consiste nell'abitudine di infilzare le prede sui fili spinati, sulle spine e sui rametti appuntiti di alberi e arbusti, creando in questo modo delle vere e proprie dispense. Esse emettono un richiamo aspro, che contrasta con la musicalità del loro canto. L'averla maggiore (Lanius excubitor) è, fra le averle che vivono in Europa, la più grande, arrivando a 24 cm di lunghezza; presenta un piumaggio in cui predominano il bianco, il grigio e il nero; la coda, assai sviluppata, viene spesso tenuta aperta a ventaglio. Vive in zone sufficientemente alberate, cacciando, oltre agli insetti, prede di dimensioni relativamente cospicue quali piccoli roditori, lucertole, uccelletti. L'area di distribuzione di questa averla comprende l'Europa centrale e settentrionale, nonché l'Asia settentrionale; durante la stagione invernale essa tende a migrare verso sud. In Italia è poco comune. L'averla cenerina (Lanius minor), simile nel piumaggio, raggiunge soltanto i 20 cm di lunghezza; presenta una distribuzione più meridionale della specie precedente e sverna, per lo più, in Africa. Facilmente distinguibile per la colorazione marrone-fulva della nuca e del vertice è l'averla capirossa (Lanius senator), poco più piccola della specie precedente e come essa prevalentemente insettivora; i suoi giovani presentano un piumaggio marrone pallido. In Italia è nidificante, diffusa ovunque ma non abbondante; sverna in Africa. Nell'averla piccola (Lanius collurio), delle stesse dimensioni della capirossa, tutto il dorso è castano, mentre groppone e vertice, nel maschio, sono colorati di un grigio azzurrato; è questa una delle specie che più frequentemente “impala” le proprie vittime; anche i giovani di questa averla presentano un piumaggio marrone-fulvo diverso da quello degli adulti. È senz'altro la specie più comune in Italia e anch'essa sverna in Africa. Le due ultime specie vivono sia nel continente europeo sia nell'Asia occidentale. In Africa è sono presenti 26 specie di averle. Tra queste ricordiamo l'averla codalunga (Corvinella melanoleuca), che raggiunge i 50 cm di lunghezza totale, dal piumaggio bianco e nero e dalla coda lunga quanto il corpo. Alla famiglia dei Malaconotidi appartengono invece l'averla dal petto rosso (Laniarius atrococcineus), nera con parti inferiori rosse, e l'averla capogrigio (Malaconotus blanchoti), dal piumaggio splendido, con capo grigio-blu, dorso, ali e coda verdi e parti inferiori giallo-arancio. Ai Prionopidi appartiene invece l'averla crestata o prionopide piumato (Prionops plumata=Prionops cristata), con piumaggio bianco e nero e un lungo ciuffo di penne bianche sul capo. Con il nome di averla rondine si indicano solitamente gli uccelli della famiglia degli Artamidi.

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