Lessico

sm. [sec. XIV; dal latino basíum].

1) L'atto e l'effetto del baciare: dare, mandare un bacio, come formula di saluto, anche epistolare, o con la mano, agitandola dopo aver baciato le punte delle dita; iperb.: coprire, mangiare, divorare di baci, baciare ripetutamente con effusione; bacio alla francese, stringendo le guance fra le dita; bacio di Giuda, lusinga del traditore; morire nel bacio del Signore, in grazia di Dio; bacio di pace, che sancisce la composizione di una lite; bacio della buonanotte. Sono freq. i dim. bacino, bacétto e l'accr. bacióne o, scherzoso, baciòzzo. In particolare, in etologia, l'origine del bacio viene fatta risalire al comportamento di alimentazione dei piccoli nel periodo dello svezzamento, che in molti animali, incluso l'uomo di alcune culture, viene praticata bocca a bocca. Per altro, scambio di alimenti con la bocca fra amici dello stesso sesso esiste ancora presso alcuni popoli primitivi. Il bacio pertanto sarebbe una forma ritualizzata del comportamento di alimentazione, trasferita poi nel comportamento sessuale.

2) Al pl., nome di diverse specialità dolciarie, tra cui i baci di dama, piccole paste dolci unite a coppie.

Antropologia

Manifestazione di amore, di rispetto e di devozione che si ritrova presso quasi tutti i popoli anche se espressa in modo diverso. Presso gli indeuropei e i semiti infatti il bacio si compie nell'unione delle labbra di una persona a quelle di un'altra. Nell'Asia sudorientale, in Australia, nell'Alaska, nelle isole del Pacifico il bacio invece avviene appressando il naso dell'uno a quello dell'altro per aspirarne l'alito e si richiamerebbe al desiderio di appropriarsi dell'“anima” (materializzata nell'alito) dell'essere amato. Questa forma più spirituale del baciare era già presente nel rito religioso dell'antico Egitto come aspirazione del fiato divino. Si ha notizia però anche del bacio profano come espressione di amore e di rispetto. Come pratica erotica e manifestazione di amicizia e di devozione si trova anche nella Grecia omerica e classica. A Roma del bacio come atto erotico ci fanno testimonianza l'Ars amandi di Ovidio e i versi di Catullo e di Properzio. Era però anche atto di omaggio e di rispetto (per esempio nel bacio della mano del patrono da parte del cliente). Nell'India del Kamasutra e dell'Ananga-Ranga il bacio erotico diventò un'arte, combinata in una complessa casistica. L'Europa medievale, in cerca di più alta spiritualità, volle mediare la componente erotica dell'“amor cortese” con l'aspirazione a fondersi con l'anima dell'amante e farne quasi una metafisica. Ma furono in auge anche tutte le altre forme: il baciamano al signore feudale come atto di sottomissione del vassallo; come simbolo di fratellanza e bacio di pace del rituale liturgico cattolico; come manifestazione di rispetto e di devozione nel bacio alle reliquie, all'anello pastorale del vescovo. Il bacio entrò nel Medioevo anche nel diritto, comportando conseguenze giuridiche rilevanti sia in materia penale sia in relazione a obblighi di carattere matrimoniale che ne potevano derivare (vedi baciatico). Nel diritto contemporaneo tali concezioni sono ovviamente superate e il bacio non ha più alcuna rilevanza giuridica. Nel Rinascimento il bacio continuò le consuetudini cortesi del Medioevo e il Bembo nei suoi Asolani e Baldassarre Castiglione nel suo Cortegiano lo esaltano, per esempio, come simbolo del legame d'amore che unisce due anime; il bacio entrò anche nell'etichetta delle corti: era un segno di cortesia, ma fuori dell'etichetta rimase pregno del suo significato erotico. Del bacio come aspirazione dell'alito vitale rimase memoria nella fiaba popolare e ne fa testimonianza la Bella addormentata nel bosco, in cui la giovane si sveglia dal suo lungo sonno con un bacio datole dall'amato.

Religione

Bacio di pace (o pax), saluto reciproco dei fedeli nel corso della liturgia eucaristica come segno di amore e di unione. È testimoniato per la prima volta da Giustino (sec. II), ma era forse in uso già ai tempi apostolici. Il vero e proprio bacio originario ha subito modificazioni secondo i vari riti: oggi è spesso sostituito dalla stretta di mano. Nella Chiesa cattolica, nel corso delle messe solenni, poco prima della comunione il celebrante dà il bacio al diacono e questi al suddiacono, che a sua volta lo passa al clero. § Il bacio, come atto di venerazione, si pratica quando si bacia il piede del papa, l'anello del vescovo, la mano del sacerdote, oppure gli oggetti benedetti.

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