bène (avverbio)

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avv. (in posizione proclitica si tronca in bèn; compar. mèglio, superl. ottimaménte o benìssimo) [sec. XIII; latino bĕne].

1) In modo buono, nei vari sensi dell'agg., quindi, in modo giusto, onesto, conveniente, appropriato, efficace, valido, vantaggioso, piacevole, ecc.: far bene ; “si pensa bene e si opera male” (B. Croce); un quadro ben dipinto; guidare bene; un locale dove si mangia bene e si spende poco; denaro ben speso; se la passa bene; anche pienamente, completamente, perfettamente, precisamente: non ricordo bene; la conosco bene; vedere, sentire bene; intendo benissimo. Unito ad alcuni verbi ne esprime l'azione o lo stato conforme ai desideri, soddisfacente, oppure acquista senso specifico: andar bene, secondo le aspettative; la cosa è andata bene, ha avuto esito positivo; guadagnare bene, molto; morire bene, nobilmente, onorevolmente, oppure, con riferimento alla religione, in stato di grazia; nascer bene, da famiglia di elevata condizione sociale; parlar bene di qualcuno, esprimere giudizi favorevoli; pensar bene di qualcuno, averne opinione favorevole; pensarci bene, considerare con cura, riflettere prima di agire; portar bene gli anni (o anche portarsi bene), mostrarsi più giovane di quanto si è in realtà (detto specialmente di anziani che mantengono un aspetto sano, giovanile); presentarsi bene, dare buona impressione; prometter bene, far presagire un buon successo; stare o sentirsi bene, in buona salute; di cose, star bene, essere adatto, acconcio, indicato: su quel divano starebbe bene un cuscino, in particolare, di indumenti, conformarsi alla persona, esser di giusta misura: la giacca non ti sta bene; riferito alle persone, portare con grazia, far bella figura: stai bene con la gonna a quadri; in senso morale: non sta bene, è sconveniente; ti sta bene, te lo meriti (con intento di biasimo); più in generale: stare o trovarsi bene, a proprio agio, con soddisfazione, volentieri (specialmente in un dato ambiente o con certe persone); trattar bene, in modo cortese o generosamente; venir bene, riuscire secondo le intenzioni (di opere, lavori, ecc.); vestir bene, con eleganza; vivere bene, con onestà oppure in condizioni agiate.

2) Con valore rafforzativo, molto, assai, proprio, veramente, pure, eppure: verrò ben presto; è ben più grave la faccenda!; sarebbe ben strano; credo, spero bene; sai bene che non è possibile; dovrà ben tornare il sole; davanti a quantità ne sottolinea il valore: “un vecchio di ben settanta anni” (D. Bartoli); pesava ben quattro tonnellate.

3) Con valore iron. o antifrastico: andiamo proprio bene!; “Fiorenza mia, ben puoi esser contenta” (Dante).

4) Con valore di escl., per esprimere compiacimento, consenso, favore: bene, era ora!; bene, bravo!; va bene, sta bene, d'accordo. Anche come formula introduttiva: bene, dimmi come è andata; bene, che c'è di nuovo?; con valore concessivo, per interrompere un discorso: bene, non parliamone più.

5) Con valore di agg. inv. posposto (neologismo), che riguarda gli strati sociali più elevati o più agiati, spesso con implicazione spregiativa: gente, ambiente bene; la Roma bene.

6) Loc. particolare: di ben in meglio, in maniera sempre migliore, in crescendo; ben venga, formula di benvenuto.

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