béstia

sf. [sec. XIII; dal latino bēstía].

1) Qualsiasi animale, escluso l'uomo: uno zoo con molte bestie; bestie feroci, animali che aggrediscono e di solito non si possono addomesticare, fiere; bestia da soma, da tiro, da sella; governare le bestie, quelle di stalla; ho 10 bestie: 5 mucche e 5 pecore; per casa non voglio bestie (cani, gatti, ecc.); mi ha punto una bestia, un insetto; quel cane è pieno di bestie, parassiti. Il peggiorativo bestiàccia è riferito ad animali che suscitano paura o ripugnanza: ammazza quella bestiaccia sul pavimento!

2) L'animale in genere come essere bruto, in contrapposizione all'uomo come essere razionale: l'uomo pensa, la bestia no; vivere come una bestia, in modo disumano; lavorare come una bestia, sottoporsi alle più dure fatiche materiali; tratta i prigionieri come bestie; morire come una bestia, senza conforto religioso o assistenza. Fig., uomo feroce, brutale, iracondo; persona stolta, ignorante o che esercita male una professione: quella bestia ha percosso ancora la moglie; quando beve diventa una bestia; andare, montare in bestia, infuriarsi; che bestia sei stato a dire di no!; quel medico è una bestia. Nello stesso senso l'accr. bestióne.

3) Fig., brutta, mala bestia, brutta, pessima cosa: l'invidia è una mala bestia; la bestia nera, cosa o persona che si odia e si teme, che reca profondo turbamento (anche scherzosamente): il latino è la sua bestia nera.

4) Gioco di carte da eseguirsi con un mazzo di 32 o 36 carte secondo il numero dei giocatori (da 3 a 7), ottenuto da un mazzo di 52 carte, dal quale verranno scartati, secondo le esigenze, i 2, i 3, i 4, i 5 ed eventualmente i 6 e i 7. La bestia è basata sulla risposta al seme, sulla prevalenza della carta più alta e sul taglio d'atout ed è preceduta da una dichiarazione che impegna il giocatore a fare almeno tre prese. Chi rispetta la dichiarazione vince il piatto, nel quale tutti i giocatori avranno versato un numero fisso di gettoni ad ogni mano; in caso contrario, paga altrettanti gettoni.