Lessico

sm. (pl. -chi) [sec. XIII; dal germanico bank, panca].

1) Sedile rettangolare a più posti, con o senza schienale, talora (Medioevo e Rinascimento) con la parte inferiore a cassa, con piano sovente ribaltabile, che chiude un vano interno. Nel Rinascimento si hanno esemplari particolarmente ricchi, come il monumentale banco del Collegio del Cambio a Perugia . Come mobile di rappresentanza fu molto usato fino al sec. XVIII nelle case signorili. Con accezioni particolari: A) Banco dei rematori, ciascuna delle assi trasversali che costituiscono il sedile dei rematori. Nelle navi antiche, ogni banco corrispondeva a un remo sul quale agivano da 3 a 6 uomini. Il numero dei banchi variava da tipo a tipo di nave: per ciascun lato erano, per esempio, di 24-30 sulle galere, di 16-20 sulle galeotte, di 12-14 sui brigantini e di 8-10 sulle fregate. B) Banco di guardia, pianerottolo del cassero delle navi a vela che permetteva agli ufficiali di guardia di sostare. C) Talvolta di forma particolare, combinato con altri mobili: banco di scuola, con davanti un piccolo scrittoio; banco di chiesa, con inginocchiatoio anteriore; banco dei deputati, nell'aula parlamentare, di solito in serie digradanti semicircolari.

2) Mobile a ripiano con sedile per l'esercizio di funzioni giudiziarie, amministrative o direttive. In particolare: A) Mobile usato in Europa soprattutto nei sec. XV e XVI dai cambiavalute: una sorta di tavolo con coperchio ribaltabile o scorrevole che copre un piano di scrittura e cassetti interni. Numerosi esemplari si trovano nella Germania meridionale e nei Paesi alpini. B) La tavola a cui siede un magistrato o la corte giudicante; ant., per estensione, il tribunale stesso: sedere a banco, giudicare; levare il banco, chiudere l'udienza. Più comune, la scrivania occupata dal proprietario o dal gestore di un'impresa.

3) Nei locali di pubblico servizio (uffici, negozi, bar, ecc.), tavolo o tramezzo lungo e chiuso fino a terra, che separa gli esercenti dagli addetti al servizio: stare al banco; consumazione al banco; in particolare: roba di sotto banco, riferito a merce scelta, tenuta in serbo per i clienti di riguardo; fig.: sotto banco, di nascosto.

4) Robusto tavolo o ripiano più o meno ampio adatto allo svolgimento di una lavorazione manuale o meccanica: banco del falegname;banco di prova, fornito di speciali attrezzature per il collaudo e la revisione di macchine e motori; fig., condizione che mette alla prova le intenzioni o le capacità di una persona, o la validità di un programma d'azione: “Modena... è un banco di prova nella lotta per il potere” (Piovene).§ Nell'industria mineraria, banco di ricarica è lo scaffale su cui si fissano le lampade elettriche di sicurezza per ricaricarne gli accumulatori.

5) Istituto di credito, detto oggi più comunemente banca: Banco di Napoli; moneta di banco, moneta di conto introdotta dai banchieri privati veneziani nel sec. XIV e successivamente utilizzata dai banchi pubblici dal sec. XVI al XVIII. Equivalente a una data quantità di metallo prezioso o in rapporto fisso con le monete più pregiate, serviva, in sede di valutazione dei depositi e nelle operazioni di giroconto, a ovviare alla pluralità dei tipi monetari e all'abitudine di alterare e tosare le monete; partita di banco, operazione analoga al moderno giroconto praticata, a partire dal sec. XIV, dai banchi privati veneziani detti perciò banco di scritta;banco pubblico di deposito e giro, vedi banca. Più spesso, centro di varie operazioni monetarie a carattere speculativo o aleatorio: banco dei pegni; banco(del) lotto, il botteghino dove si effettuano le giocate; in vari giochi di azzardo: avere, tenere il banco, detto di chi dirige il gioco, riceve le puntate, paga le poste ai giocatori vincenti e incassa quelle dei perdenti, in pratica giocando contro tutti gli altri. Questo giocatore, detto banchiere o anche banco, può talvolta non essere fisicamente presente al tavolo di gioco, come nel caso della roulette nelle moderne case da gioco.

6) Gioco d'azzardo da eseguirsi con un mazzo di 32 carte tra un numero indeterminato di giocatori e un banco. Distribuite a ciascuno tre carte e fatte le puntate, il banco scopre le sue. Vince chi ha le carte dello stesso seme del banco ma numericamente superiori.

7) Ammasso o strato naturale di elementi vari, con notevole sviluppo orizzontale e verticale: banco di nubi, di ghiaccio; banco corallino, madreporico. Per estensione: banco di pesci, grande quantità di pesci che si spostano in massa. In geologia, termine usato frequentemente per indicare gli strati di materiale sedimentario con spessore superiore almeno al metro. Viene applicato anche per designare le rocce metamorfiche costituenti masse di spessore molto ridotto rispetto all'estensione, con una disposizione di tipo tabulare, e delimitate da due superfici di discontinuità. Il termine viene anche usato quale sinonimo di banda.

8) Nelle telecomunicazioni, si chiama banco di contatto per selettore elettromeccanico un insieme di elementi metallici di contatto raggruppati, e fra loro distanziati da strati di materiale isolante, su cui scorrono le lamine di contatto (o braccetti) dei bracci dei selettori. Ogni elemento di contatto del banco, mentre da un lato, verso i bracci del selettore, dà luogo ai contatti di selezione, dal lato opposto, prolungandosi in altrettanti elementi di connessione (pagliette di saldatura), permette il prolungamento verso le vie elettriche di utilizzazione del circuito tramite un multiplo di connessione che collega tra loro tutti i banchi di un telaio di selettori. L'estensione del banco dipende dal numero di vie che vengono assegnate come capacità al selettore e dal numero dei conduttori che vengono contemporaneamente commutati per ogni via.

Tecnologia: generalità

Il termine banco assume in questo campo diversi significati: nelle macchine utensili, è sinonimo di bancale; nelle officine, banco di lavoro, tavolo attrezzato per piccole operazioni di aggiustaggio o di montaggio minuto, progettato in modo da contenere gli attrezzi di dotazione e gli strumenti di lavoro in cassetti raccoglitori disposti nelle posizioni più opportune; in particolare, nell'industria elettrica, si usano banchi di lavoro appositamente attrezzati per il montaggio di apparecchi e piccole macchine elettriche e per l'esecuzione di cablaggi. Tra i banchi usati per operazioni particolari vi è il banco idraulico portatile, che contiene una morsa per tubi e una piastra opportunamente forata; è usato dai tubisti per eseguire le varie operazioni necessarie per la posa in opera degli impianti idraulici.

Tecnologia: la tecnica ferroviaria

A) Banco di manovra, apparecchiatura situata nella cabina di comando delle motrici elettriche, che raggruppa tutti gli elementi per la guida dei convogli e per il controllo di marcia. È costituito da una parte centrale a leggio sulla quale sono sistemati gli strumenti di misura, le luci spia e un certo numero di pulsanti per l'azionamento delle apparecchiature di bordo. Lateralmente sono disposte le leve per il controllo di marcia, il dispositivo uomo-morto e i vari blocchi elettrici e meccanici atti a impedire manovre errate o non eseguite nella giusta sequenza. B) Banco di comando centralizzato, apparecchiatura situata nelle stazioni o nei posti di blocco che raggruppa i dispositivi di comando di scambi e segnali per garantire la sicurezza di circolazione dei treni. Può essere di tipo meccanico oppure elettrico; nel primo caso il banco (banco a leve singole) è costituito da un sistema di leve ad azionamento manuale, ciascuna delle quali corrisponde a un elemento di piazzale. Nel secondo caso il banco (banco a pulsanti di itinerario) è costituito da un insieme di pulsanti che comandano altrettanti circuiti elettrici: per realizzare un dato itinerario basta premere i pulsanti di partenza e di arrivo. Al banco, poi, è sempre abbinato, a prescindere dal tipo, un quadro luminoso di supervisione, dove sono riprodotti sinotticamente tutti i binari di stazione e gli elementi controllati.

Tecnologia: il banco ottico

Il banco ottico consiste in una base rigida e sviluppata in lunghezza, sulla quale possono essere fissati, allineati o no, strumenti ottici, come supporti di lenti, sorgenti luminose, fenditure, ecc. Un tipo particolare di banco ottico è il banco fotometrico utilizzato per misurazioni fotometriche. Il banco di misura ottico, invece, è un banco usato in laboratorio metrologico per vari tipi di misurazioni di precisione, per esempio controlli di conicità, effettuate con l'aiuto di dispositivi ottici. Gli spostamenti secondo tre assi vengono valutati da tre microscopi fissi, con cui è possibile apprezzare frazioni di mezzo micron, ciascuno dei quali esamina una riga graduata di precisione solidale a una slitta mobile. Le misure assolute di lunghezza si ottengono per differenza tra letture successive. Nelle macchine fotografiche professionali a banco ottico, di grande formato, due standarte (portaottica e portalastra, collegate dal soffietto) possono assumere differenti posizioni, con rotazioni (basculaggi) e spostamenti (decentramenti) che consentono di modificare ampiamente gli effetti prospettici. § Banco per microonde, apparecchiatura sostanzialmente simile al banco ottico, ma usata per misure ed esperienze con microonde.

Tecnologia: l'industria tessile

Ilbanco a fusi è una macchina impiegata nella filatura cotoniera per la trasformazione dei nastri cardati o pettinati in stoppini sufficientemente sottili, adatti a subire l'operazione di filatura definitiva. Per ottenere questo stoppino il nastro viene fatto passare più volte attraverso coppie di cilindri i quali stirano il nastro assottigliandolo; un'aletta produce una leggera torsione del nastro che viene quindi avvolto sulla spola.

Tecnologia: la tecnica motoristica

Ilbanco di prova è l'insieme di apparecchiature, per un sistema di misura, che consente di diagnosticare il comportamento meccanico di ogni motore. Il banco permette di simulare particolari condizioni di carico, allo scopo di analizzare il comportamento del motore in prova e per determinarne i parametri necessari di definizione del comportamento. L'impiego del banco è esteso a molte macchine, quali per esempio i motori a scoppio, i motori diesel, i motori elettrici, le pompe e i motoriduttori, effettuando in generale: prove per la determinazione del rendimento, del consumo, prove di riscaldamento ecc., o prove particolari per i diversi tipi di motori, quali di emissione di gas di scarico, per i motori termici, o misure di sovracorrenti e sovratensioni, per i motori elettrici. Nel caso di motori a combustione interna, il banco viene installato in una apposita camera insonorizzata, detta cella-motori, in cui i prodotti di combustione sono inviati, tramite canalizzazioni, in aria libera. Al quadro di controllo del banco fanno capo gli strumenti di misura, i dispositivi di regolazione del motore e dell'apparecchiatura di frenatura, che consentono di programmare l'andamento della coppia frenante. Il dispositivo adatto a effettuare tali prove e, quindi, a consentire misure di coppia e di potenza, può essere di tre tipi: a) un freno elettromagnetico a correnti parassite con raffreddamento naturale o con liquido refrigerante, a seconda delle potenze in gioco. In tale tipo di banco l'azione frenante è legata strettamente alla velocità di rotazione del disco di frenatura; b) una dinamo che può funzionare da generatore, se trascinata dalla macchina motrice in prova, o da freno; c) un freno idraulico, in particolare vorticellare il freno di tipo meccanico, invece, non è usato da solo, ma accoppiato ad altro tipo di freno. La determinazione della coppia può essere effettuata con un torsiometro o, in maniera indiretta, attraverso la misura di forze; in questo caso si impiegano dei dinamometri di tipo estensimetrico o di tipo piezoelettrico.

Tecnologia: gli impianti elettrici

Ilbanco di condensatori è un gruppo di condensatori suddiviso in sezioni che possono essere collegate fra loro in parallelo mediante interruttori, ottenendo così un regolazione a gradini della capacità totale.

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