barocchétto

sm. [dim. di barocco]. Abituale denominazione dello stile di arredamento italiano che corrisponde al Luigi XV francese. I mobili barocchetto hanno generalmente piccole dimensioni; la linea ondulata domina non solo la struttura (cassettoni a forma bombée ), ma anche i particolari (curvatura dei supporti “a capriolo”). I motivi ornamentali sono essenzialmente quelli del rococò, ma la loro disposizione tende alla simmetria. Nel barocchetto (come del resto nel Luigi XV) si fondono armoniosamente, dando luogo a un insieme nuovo e originale, elementi decorativi barocchi, rocaille e di ispirazione orientale (cartigli, conchiglie, riccioli, volute, fiori – sparsi e in ghirlande – e, infine, chinoiseries). Le tecniche decorative maggiormente impiegate sono la laccatura (soprattutto nei mobili veneziani e genovesi), l'impiallacciatura in legni pregiati, con effetti di intarsio (celebre il “quadrifoglio” genovese), la doratura e l'argentatura, limitate esclusivamente ai particolari, nonché l'intaglio. Le applicazioni metalliche sono assai meno ricche che in Francia, a eccezione di alcuni esemplari genovesi e piemontesi. La massima espressione del barocchetto è data dai mobili veneziani, che uniscono alla sicura eleganza della linea la particolare decorazione laccata: su fondi in tonalità chiare (verde, azzurro, giallo) sono raffigurati scene di vita campestre o cittadina, fiori, uccelli, temi orientali; spesso l'artigiano ricorre all'arte povera, con effetti ugualmente felici (esemplari nel Museo di Ca' Rezzonico a Venezia).

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