benzimidazòlo

sm. [sec. XIX; da benzimid(e) (nome più ant. del dibenzammide)+azolo]. Composto organico di sintesi che si ottiene attraverso la reazione tra la o-fenilendiammina e l'acido formico. È una polvere bianca, cristallina, solubile in alcol, poco solubile in acqua. Il benzimidazolo e alcuni suoi derivati alchilici possiedono molteplici e interessanti proprietà farmacologiche, tra le quali hanno particolare importanza: l'attività antivirale, rivolta soprattutto su virus della poliomielite e dell'influenza; l'azione antibatterica; l'azione diuretica legata alla inibizione del riassorbimento tubulare dell'acqua; gli effetti deprimenti sui centri nervosi motori del midollo spinale. A quest'ultima azione si collegano le proprietà miorilassanti del benzimidazolo che vengono sfruttate in campo clinico nella preanestesia operatoria.

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