binàrio (sostantivo)

Indice

Lessico

Sm. [sec. XIX; da binario (aggettivo)].

1) L'insieme di due rotaie parallele disposte in modo da costituire una guida per veicoli a ruote metalliche. Per estensione (specialmente al pl.), l'insieme di tutti gli elementi che permettono la guida, secondo un percorso obbligato, dei convogli, vale a dire: rotaie, attacchi, traversine, massicciata. A seconda del tipo di veicolo cui sono destinati, si distinguono: binari ferroviari, tranviari, per ferrovie a dentiera, ecc. Sono detti binari anche le guide su cui corrono carrelli, cabine di funicolari, ecc.

2) Fig.: trovarsi su un binario morto, essere in una situazione senza via d'uscita; ricondurre un amico sul giusto binario, sulla retta via; uscire dai binari, dalla strada giusta; politica a binario unico, con un solo orientamento.

Tecnica ferroviaria

I criteri costruttivi dei binari si sono negli anni sempre più perfezionati adeguandosi ai progressi compiuti dai mezzi di trazione che possono toccare i 300 km/h in piena sicurezza e notevole comfort di marcia. Base di ogni binario è la massicciata, internazionalmente chiamata ballast, che serve essenzialmente a ripartire i carichi sulla piattaforma di appoggio sottostante e ad assicurare una certa elasticità che consenta correzioni nelle imperfezioni verificatesi durante la posa dei binari, oltre a far defluire le acque. Il suo spessore varia da 50 a 70 cm e la larghezza lungo la linea da 4,70 m (binario unico) a 8,26 m (binario doppio); per la sua costruzione si adopera materiale incoerente ma rigido che, nelle linee ad alta velocità, viene rafforzato da uno strato misto cementato-elastico posto al di sotto (sub-ballast), il quale mantiene inalterata la geometria del binario. Il binario vero e proprio è costituito da due elementi strutturali: la rotaia e la traversa. La prima è la via di corsa e l'organo di sostegno del materiale rotabile; in genere si usano rotaie a suola tipo “Vignole” (a fungo) con peso e lunghezza diversi a seconda delle caratteristiche della linea. Ogni barra di rotaia ha lunghezza variabile da 18 a 36 m, per cui deve essere unita di testa ad altre per formare i binari; allo scopo si utilizzano idonei giunti meccanici che possono essere disposti a cavallo su due traverse contigue (giunti sospesi) oppure in corrispondenza di una traversa se le estremità delle barre finiscono su questa (giunti appoggiati); per le linee ad alta velocità si adotta la saldatura delle teste delle barre contigue ottenendo tronchi lunghi fino a 144 m, che vengono poi saldati fra loro in modo da realizzare un binario continuo. Questa seconda soluzione consente di eliminare il cosiddetto martellamento (cioè il salto della ruota sui punti di giunzione), con evidenti vantaggi sia per quanto riguarda il comfort di marcia, sia per la minor usura delle rotaie e dei veicoli. Nella costruzione dei binari è necessario tener conto dell'isolamento elettrico fra i tratti contigui dei circuiti di binario, indispensabile per la realizzazione degli impianti di blocco: allo scopo, la giunzione delle barre alle estremità di ciascun tratto viene effettuata con stecche di materiale isolante e con l'interposizione di una sagoma isolante di rotaia fra le due estremità di tratti contigui; nei binari saldati, le estremità dei tratti di binario del circuito di blocco vengono unite con speciali resine termoindurenti che garantiscono il massimo d'isolamento e un'ottima resistenza meccanica (il procedimento viene eseguito in officina su spezzoni di binario che verranno poi saldati al resto durante la messa in opera). Le rotaie vengono distese sulla massicciata in fughe parallele e sono distanziate tra loro da una misura standard detta “scartamento”; questa viene calcolata tra le facce interne dei funghi delle rotaie, misurata a 14 mm dal piano superiore dei funghi stessi. Lo scartamento deve essere di 1435 mm in rettilineo; nelle curve cresce al diminuire del raggio di curvatura per consentire un corretto inserimento dei veicoli ed evitare il rischio di deragliamento. Altre misure normali dello scartamento sono 1676 mm (Paesi dell'ex Unione Sovietica), 1636 mm (Spagna), 1600 mm (Stati Uniti e Canada); gli scartamenti metrici, detti “scartamento ridotto”, non sono normalizzati e quello più diffuso, di 1000 mm, viene adottato in gran parte dell'America Meridionale, in Asia, in Africa e in Australia. Lo scartamento extraridotto (700 mm) è abbandonato e lo si trova talvolta su alcune linee d'interesse turistico. La rotaia non viene appoggiata direttamente sulla massicciata ma su elementi di legno, cemento e acciaio che servono a trasmettere e distribuire sul ballast i carichi che transitano: tali elementi, detti traverse, sono tradizionalmente a forma di parallelepipedo della misura di 24×14 cm, lunghi 2,60 m; quelli tradizionali sono in legno di rovere trattato in modo da renderlo idrofugo. Sono molto usate traverse cementizie sia del tipo monoblocco precompresso o compresso in opera, sia del tipo a due blocchi collegati da un tirante regolabile, entrambi con armatura in tondini d'acciaio e con incorporate le boccole di fissaggio per le piastre di fondo; queste traverse consentono il montaggio fuori opera di intere campate (tratti di binario di notevole lunghezza) e quindi una maggiore rapidità nella costruzione della linea. La rotaia non viene fissata direttamente alla traversa ma viene montata su una piastra di fondo a forma di cuneo tale che il piano d'appoggio risulti inclinato all'interno di 1/20 del suo asse di simmetria, così come è inclinata, nel verso opposto, la superficie del cerchione delle ruote dei veicoli; ciò è necessario per ridurre la tendenza del materiale rotabile ad assumere, in rettilineo, un pericoloso moto di serpeggiamento. La piastra viene ancorata alla traversa mediante arpioni o caviglie a vite che fissano contemporaneamente anche la rotaia (attacco diretto), oppure direttamente alla traversa con chiavarde mentre la rotaia viene fissata alla piastra mediante arpioni elastici o piastrine di stringimento (attacco indiretto). Negli ultimi tempi è andato diffondendosi il sistema di posa dei binari su piastroni di calcestruzzo armato, che sostituiscono il ballast, gettati su letti di materiale inerte assorbente ed elastico; a distanze opportune, i piastroni sono provvisti di “prigionieri” ai quali si possono fissare le piastre di fondo; tale soluzione è particolarmente idonea sui viadotti e per le metropolitane. Questo sistema di posa, sebbene più costoso, permette anche la realizzazione e la posa in opera di intere campate provviste di tutte le strutture accessorie, consente un ottimo isolamento e una notevole insonorizzazione al passaggio del convoglio, nonché, soprattutto, richiede una manutenzione molto ridotta, che al contrario è assai elevata nei sistemi di posa tradizionali. Nella costruzione dei binari, punti delicati che richiedono particolari criteri costruttivi sono i tratti in corrispondenza dei passaggi a livello, le curve, gli scambi e le intersezioni. Nei passaggi a livello, per ottenere un facile attraversamento dei binari da parte dei veicoli stradali, vengono disposte sul lato interno due controrotaie che sorreggono la pavimentazione stradale. Nelle curve, passando dal raggio di curvatura infinito nel rettilineo a quello finito della curva, sorgono nei veicoli moti irregolari di serpeggio e di rollio; tale inconveniente è stato parecchio attenuato interponendo fra tratti rettilinei e curve dei raccordi parabolici nei quali la variazione è graduale e progressiva. Inoltre, per compensare l'effetto della forza centrifuga cui sono soggetti i veicoli, è necessario, se si vuole mantenere velocità elevate, sopraelevare la rotaia esterna delle curve. I criteri costruttivi delle curve, il raggio minimo di curvatura, l'entità di cui viene sopraelevata la rotaia esterna condizionano la velocità massima del tracciato. I tratti di binario, quando inizia un dislivello, vengono raccordati secondo una pendenza (sghembo) non superiore al 3‰ per metro lineare.

Tipologia

La tipologia dei binari è in rapporto alla funzione svolta; tra i principali binari vi sono: il binario di corsa, utilizzato solo per i treni in transito; il binario morto, allacciato da un capo a un altro binario e tronco dall'altro capo; il binario di precedenza, tronco di binario disposto in corrispondenza di stazioni a doppio binario, destinato alla sosta di un treno che deve dare la precedenza sulla via a un altro treno. In genere il binario di precedenza è posto a monte delle stazioni e il ricovero dei treni avviene in retrocessione. Nelle stazioni a intenso traffico, poiché tale manovra richiede un tempo notevole, i binari di precedenza sono allacciati ai binari di corsa alle due estremità consentendo così direttamente il ricovero dei treni che sostano. Il binario di precedenza deve avere una lunghezza uguale alla lunghezza massima del treno che percorre la linea; il binario degli incroci è un tronco di binario disposto in corrispondenza di stazioni a binario semplice, destinato all'incrocio dei treni che circolano in senso opposto. Sono previste due soluzioni: nel caso che i treni diretti non fermino nella stazione, ha disposizione analoga a quella dei binari di precedenza delle stazioni di grande traffico; se tutti i treni si fermano vi sono due tronchi di binario paralleli raccordati fra loro da scambi; il binario di raccordo è un tronco di binario che collega la stazione ferroviaria a stabilimenti, cave, cantieri, ecc.; il binario di circolazione è quello esclusivamente destinato alla circolazione delle locomotive nelle stazioni di smistamento; il binario di salvamento è un tronco di binario sul quale viene arrestato, con opportuni sistemi, il convoglio che non riesce a fermarsi con i propri mezzi frenanti. Solitamente nelle stazioni con binario di corsa aventi pendenze maggiori al 2,5‰, si pone all'estremo a valle della stazione un binario di salvamento in contropendenza rispetto alla linea; il binario insabbiato è un binario ricoperto da uno strato di sabbia trattenuta lateralmente da pareti di legno o rotaie sopraelevate. Tale tipo di binario è a volte adottato per meglio garantire l'arresto tempestivo del treno all'estremità dei binari delle stazioni di testa e dei binari che accedono ai piani caricatori di testa; anche i binari di salvamento sono normalmente insabbiati.

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