birillo

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sm. [prob. di origine affine a quella di brillare, prillare]. In alcuni sport e giochi, attrezzo a forma di cilindro o di clava, di legno, avorio o altra materia, che deve essere abbattuto da una palla lanciata da uno dei giocatori. Nel biliardo ha dimensioni molto ridotte (2-3 cm) e viene detto anche “ometto”.

Gioco dei birilli

Gioco sportivo consistente nell'abbattere, nel minor numero possibile di colpi, 9 birilli di dimensioni variabili (altezza da 40 a 80 cm), disposti a quadrato a una delle estremità di un campo rettangolare in terra battuta e spianata (m 2×15/20), con una boccia, le cui dimensioni sono pari ai 3/5 dell'altezza dei birilli. Il punteggio di ogni partita, che si divide in manches, può essere calcolato in base al numero di tiri effettuati per abbattere tutti i birilli o in base al numero di birilli abbattuti entro un numero fisso di tiri, tenendo conto degli onori (birillo di valore particolare). Il gioco è giunto all'attuale codificazione attraverso un processo evolutivo, che va dal gioco dei picchetti (antico Egitto e Grecia) fino a raggiungere forme e diffusione analoghe all'attuale attorno al 1200 (epoca cui risale un primo codice di gioco) in tutta l'area europea. Ha dato origine, negli Stati Uniti, al bowling.

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