blank verse

loc. inglese (verso senza rima). Decasillabo sciolto a cinque accenti della letteratura inglese. Derivante dall'endecasillabo sciolto italiano, è peraltro un metro quantitativo, che si potrebbe assimilare in linea di massima al pentametro giambico. Fu introdotto nella letteratura inglese da H. Howard nella sua traduzione parziale dell'Eneide. Con Gorboduc (1562) di Th. Sackville e Th. Norton divenne il metro delle opere drammatiche, raggiungendo la perfezione in Tamburlaine (1590) di Marlowe, nei drammi maturi di Shakespeare, il quale gli seppe dare una malleabilità e una duttilità mai prima conosciuta, e nel teatro dell'età neo-augustea. Ma il blank verse fu anche il metro della poesia epica, del tutto rinnovato, per la straordinaria varietà nel numero degli accenti, da Milton nel Paradise Lost (1667). Per influsso di Shakespeare, Milton e Young, comparve in Germania nel secondo Settecento e divenne il verso dominante nel teatro, da Lessing a Goethe, Schiller, Kleist, Grillparzer, fino a Hauptmann. Dalla Germania si diffuse poi in Scandinavia e in Russia.

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