brànchia

sf. [sec. XVI; dal greco neutro pl. bránchia]. Organo attraverso il quale avviene lo scambio gassoso nella respirazione acquatica; nei Vertebrati marini fa parte dell'apparato branchiale. Si presenta in varie forme: tabulare, nei Selaci; pettinata, nei Teleostei; sacciforme, nei Ciclostomi; laminare, nei Bivalvi; a filamento o a ciuffo in vari Invertebrati marini, nelle larve di anfibi e in qualche dipnoo; talvolta può essere estroflessa. Le branchie sono costituite da tessuto molto vascolarizzato che facilita lo scambio gassoso fra sangue circolante nei vasi e acqua; nei Vertebrati marini riveste praticamente ciascuna fessura branchiale e può trovarsi da entrambe le parti dell'arco branchiale (olobranchia) o da una sola parte (emibranchia); nei Pesci sono spesso sostenute da archi e talvolta da raggi branchiali. L'ampia superficie e il ridotto spessore della cuticola branchiale permettono di ottimizzare la cattura del poco ossigeno disciolto nell'acqua. Nella maggior parte delle specie le fessure branchiali sono ricoperte da una piega del corpo chiamata opercolo. Gli scambi gassosi avvengono al livello dei numerosi capillari sanguigni presenti in pieghe secondarie, perpendicolari alle lamelle. L'acqua scorre attraverso le branchie grazie all'azione pompante della bocca e della faringe: durante l'inspirazione la faringe e le camere opercolari si espandono (causando al loro interno una diminuzione della pressione) e funzionano come pompe aspiranti. L'acqua penetra attraverso la bocca e fuoriesce dalle branchie. Il margine libero dell'opercolo è dotato di una membrana che impedisce l'entrata dell'acqua in questa direzione. L'espirazione inizia con la chiusura della bocca. Il cibo e altre particelle non ostruiscono le branchie grazie alla presenza di raggi branchiali che funzionano da filtro. Alcuni animali acquatici di gruppi svariati possiedono branchie secondarie, rappresentate da particolari formazioni epidermiche, più o meno simili alle branchie tipiche, attraverso le quali avvengono gli scambi respiratori. Fra gli invertebrati sono presenti molte varietà di branchie e di strutture simili a esse. Per esempio la maggior parte degli Artropodi acquatici possiede branchie che sono appendici modificate o estroflessioni strettamente associate a tali appendici.

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