bradisismo o bradisisma

sm. [sec. XIX; bradi-+sismo]. Termine coniato nel 1883 da A. Issel per indicare lenti movimenti di innalzamento o di abbassamento di un'area più o meno estesa della crosta terrestre. Il fenomeno risulta evidente lungo le linee di costa: l'abbassamento del terreno costiero provoca una progressiva sommersione e quindi un arretramento della linea di costa, mentre l'innalzamento produce effetti contrari, con emersione dei bassi fondali e avanzamento della linea di costa. La velocità dei movimenti bradisismici è in genere estremamente modesta, tanto che gli effetti sono avvertibili, tranne casi particolari e contingenti, solo su scala secolare: inoltre lo spostamento non risulta necessariamente costante come si può dedurre dai tratti costieri a gradinate, in cui il terrazzamento multiplo indica il manifestarsi in più fasi successive del fenomeno, che non può essere giustificato da variazioni del livello del mare (eustatismo). Il senso dello spostamento può presentare carattere alternativo: ne fornisce un esempio classico l'antico macellum di Pozzuoli, più comunemente indicato come serapeo o tempio di Serapide, che ha conosciuto due fasi di abbassamento fino alla sommersione parziale intervallate da una fase ascensionale, nell'arco di circa due millenni. Tali movimenti sono ripresi, facendo registrare sulle banchine del porto di Pozzuoli un sollevamento di oltre 3 m complessivi dal 1969 al 1984, con periodi alterni di subsidenza di minore entità. La causa del bradisismo nella zona di Campi Flegrei è da imputarsi al vulcanismo dell'area, e in particolare a un incremento della pressione all'interno di una camera magmatica situata a circa 3 km di profondità.

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