buffo (aggettivo)

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agg. [sec. XIV; da buffare].

1) Che provoca ilarità; ridicolo: una storia buffa, un'acconciatura buffa; un tipo buffo; strano, bizzarro: una situazione buffa. Come sm., l'aspetto ridicolo, strano di una situazione: “fummo pronti ad afferrare il buffo della cosa” (Chiesa).

2) Comico: opera buffa; attore buffo (anche il buffo, sm.), quello che interpreta parti comiche o grottesche sia nell'opera buffa sia nell'opera seria; l'inserimento di elementi comici in opere serie, infatti, quasi a guisa di intermezzo, era caratteristico nella tradizione operistica italiana del Seicento prima che si diffondesse l'uso dei veri e propri intermezzi. Il buffo era in genere un basso, i cui caratteri vocali erano spesso simili a quelli del nostro baritono. I buffi si distinguevano in “parlanti” e “cantanti”: ai primi si chiedevano soprattutto doti sceniche, ai secondi anche una grande agilità e una perfetta tecnica vocale (mentre relativamente meno importante era il volume di voce).

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