calottèrice

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Zoologia

sm. [da calo-+greco ptéryx -ygos, ala]. Nome delle varie specie di libellule (Insetti Odonati) del sottordine degli Zigotteri, famiglia dei Calotterigidi. La specie principale è la calotterice vergine (Calopteryx virgo), detta damigella, sposina e signorina, che si rinviene lungo i corsi d'acqua a lento deflusso; i maschi hanno le ali blu, mentre le femmine le hanno brune. Assai simile è la specie Calopteryx splendens.

Etologia

Il comportamento delle calotterici è uno dei più conosciuti fra quelli delle libellule. I tratti comuni a tutte le specie del genere Calopteryx possono essere riassunti così: i maschi stabiliscono un territorio lungo la riva di un fiume, lottano con altri maschi e cercano di allontanarli dal luogo occupato. Le lotte consistono quasi esclusivamente in complicati tipi di volo e in inseguimenti, il contatto fisico è molto raro. Quando una femmina entra nel territorio di un maschio, questo inizia il corteggiamento avvicinandola con un caratteristico volo ondeggiante lateralmente e mostrandole la macchia colorata ventrale che funge da segnale di riconoscimento specifico. Le femmine non recettive effettuano un'esibizione di rifiuto, le altre restano immobili. Quindi il maschio si dirige verso un luogo del suo territorio adatto all'ovideposizione, la femmina lo segue, per poi posarsi nelle vicinanze. Se l'accoppiamento avviene dura pochi minuti e al termine il maschio lascia la femmina, che si reca a deporre le uova nel luogo prima ispezionato, e si posa presso di lei, continuando a scacciare gli altri maschi ed eventualmente accoppiandosi con altre femmine. Alcuni maschi che non possiedono un territorio, possono adottare una strategia alternativa, afferrando le femmine e forzandole all'accoppiamento senza corteggiarle e talvolta impadronendosi di femmine che già ovidepongono in un territorio mentre il primo maschio è impegnato a difenderlo da altri maschi invasori. Nel tardo pomeriggio cessa l'attività riproduttiva e diversi individui possono portarsi in dormitori comuni, non distanti dalle aree frequentate durante il giorno. Le interazioni fra individui, in questi luoghi, sono osservate in condizioni di affollamento eccessivo, quando i maschi segnalano la loro presenza agli altri maschi con un'esibizione simile a quella delle femmine non recettive. Attraverso questa comunicazione, diversi individui si sistemano l'uno presso l'altro rispettando una distanza individuale che lascia a ciascuno ampio spazio di manovra.

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