campionaménto

Indice

Lessico

sm. [da campionare].

1) Atto ed effetto del campionare, specialmente come operazione statistica diretta a costituire il campione d'indagine.

2) Nella teoria della regolazione e del controllo, è talvolta usato per campionatura. In particolare in elettronica oscilloscopio a campionamento.

3) Nelle telecomunicazioni operazione che consiste nel rilevare i valori assunti da una grandezza continua in una successione discreta di istanti.

Statistica

Il primo scopo di ogni tecnica di campionamento è di ottenere un campione rappresentativo della popolazione (o universo) in esame e poiché un campione è sicuramente rappresentativo quando è casuale, la maggior parte delle tecniche di campionamento è basata su metodi probabilistici senza alcun intervento del giudizio personale. Questo metodo di campionamento, detto casuale semplice, costituisce il fondamento di ogni altro metodo; in esso la scelta è effettuata in modo tale che ciascun elemento della popolazione abbia la stessa probabilità di essere incluso nel campione (come per l'estrazione di n numeri del lotto da un'urna). Inoltre il campione è selezionato in modo tale che ogni possibile insieme di n elementi della popolazione abbia la stessa probabilità di essere estratto. Per assicurare la massima casualità nella scelta del campione sono state costruite apposite tavole di numeri casuali, tavole cioè contenenti una successione di numeri disposti del tutto casualmente il cui uso permette di scegliere n elementi a caso fra gli N elementi da cui è formata la popolazione. Nel campionamento casuale semplice la popolazione è considerata un tutto omogeneo; se però si desidera studiare la popolazione differenziata secondo alcune caratteristiche, si suddivide tale popolazione in diversi gruppi o strati omogenei corrispondenti a tali caratteristiche e si procede quindi a una scelta casuale delle unità campionarie entro ogni gruppo. L'intero campione risulta costituito dall'insieme dei sottocampioni così scelti. Tale metodo di campionamento è detto casuale stratificato. Quando l'intera popolazione è composta da un certo numero di grandi unità di osservazione, ciascuna delle quali contiene un certo numero di unità minori, si può procedere a un campionamento a più stadi o a più fasi. Vale a dire, si estrae un campione casuale dalle unità più grandi e, nell'ambito di ognuno di tali campioni, si sceglie, sempre casualmente, un campione delle unità minori. Se nell'ultimo stadio, anziché estrarre casualmente i singoli elementi se ne estrae un gruppo, si ha il campionamento a grappolo. Un'altra forma particolare di campionamento è quella per area, che associa le unità elementari di una popolazione con un'area geografica: l'area totale da analizzare, associata all'intera popolazione, è divisa in subaree, campionate casualmente, all'interno delle quali vengono scelte le unità elementari di campionamento. Se s'intende usare un campione ragionato anziché casuale, uno dei metodi più noti, soprattutto nel campo delle ricerche di mercato, è il campionamento per quote. Esso consiste nel suddividere la popolazione secondo certe caratteristiche e nel fissare le quote, cioè i numeri di unità del campione, con quelle caratteristiche, lasciando poi all'intervistatore il reperimento delle unità campionarie.

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