cartèllo²

Indice

Lessico

sm. [sec. XX; da cartello, sul modello del tedesco Kartell].

1) Particolare tipo di coalizione fra imprese appartenenti allo stesso settore produttivo volta a conseguire il dominio del mercato limitando la reciproca concorrenza .

2) Per estensione, con valore più generico, associazione, lega anche occasionale di persone o gruppi legati da interessi comuni, specialmente politici: cartello popolare, unione elettorale di partiti democratici.

Economia

Le imprese aderenti al cartello mantengono la propria autonomia sia giuridica sia economica. Il cartello può avere come oggetto la ripartizione degli sbocchi (cartello di zone), il volume di produzione, il prezzo di vendita dei prodotti (cartello di prezzi). Nel primo caso viene riservata a ogni impresa aderente una data zona geografica di vendita, impegnandosi le altre imprese a non vendere le proprie merci in tale zona; nel secondo caso viene fissato per l'insieme delle imprese aderenti un volume massimo globale di produzione e attribuito a ogni produttore un certo contingente di produzione; nel terzo vengono fissati prezzi minimi e massimi di vendita al di sotto e al di sopra dei quali le imprese aderenti non possono vendere i propri prodotti. Sorti verso la fine del sec. XIX in Germania, i cartelli hanno svolto una funzione non piccola nel potenziare le tendenze espansionistiche del Paese. Diffusisi ben presto in tutti gli Stati più progrediti, i cartelli hanno raggiunto, soprattutto fra le due guerre, un carattere internazionale, tale da mettere le singole unità produttive in condizione di meglio resistere alla diminuzione dei prezzi, propria delle fasi di rallentamento del ciclo economico. I cartelli possono essere privati o pubblici; i primi sono semplicemente accordi contrattuali, i secondi possono ottenere copertura legislativa, e hanno in generale una maggiore probabilità di sopravvivenza a causa del maggiore potere di sanzione di cui lo Stato dispone. Il controllo dell'attività degli aderenti a un cartello e il potere sanzionatorio da attribuire a un'autorità centrale è questione essenziale per il funzionamento di un cartello: può infatti essere conveniente al singolo aderente non rispettare l'accordo, sotto l'ipotesi che invece gli altri lo rispetteranno. Attraverso i cartelli , le imprese riescono a praticare prezzi di mercato più alti; ne consegue che la capacità produttiva di tali imprese rimarrà con grande probabilità in parte inutilizzata. Tra i diversi cartelli tra produttori, famoso l'OPEC (Organization of Petroleum Exporting Countries) che raggruppa un'ampia maggioranza dei Paesi produttori di petrolio; attraverso questo accordo i produttori di petrolio sono riusciti, nel corso degli anni Settanta e per più di dieci anni, a mantenere il prezzo del prodotto ben al di sopra del costo medio di produzione. Nei Paesi, come quelli anglosassoni, in cui è stata sviluppata un'ampia politica volta a mantenere una certa concorrenzialità sui mercati – la famosa antitrust policy – i cartelli privati vengono sottoposti a rigoroso controllo da parte dello Stato, e a volte vietati. § Cartello bancario, per indicare quei patti stipulati tra istituti di credito per limitare la concorrenza, fissando i margini di fluttuazione dei tassi d'interesse sui quali effettuare le operazioni valutarie.

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