cascata

Indice

Lessico

sf. [sec. XV; da cascare].

1) Il cascare, caduta, capitombolo: una brutta cascata dalle scale; crollo, frana; colata: una cascata di roccia, di lava.

2) Salto con cui i corsi d'acqua superano improvvise e brusche rotture di pendenza presenti lungo l'alveo. Se il dislivello viene superato con una serie di salti alternati a tratti in forte pendenza si usa il termine di cateratta; si definisce invece rapida una rottura di pendenza che comporti soltanto un'improvvisa accelerazione della corrente .

3) Panno, drappo, frangia di un abito, ecc. che si raccoglie con spille o fermagli e si lascia cadere morbidamente a scopo ornamentale; per analogia: una cascata di capelli, capigliatura o acconciatura soffice e ondulata; anche ornamento che ricade in più giri sul petto o sul collo: una cascata di perle.

4) Nella tecnica e nella scienza, la locuzione in cascata è sinonimo di in serie.

5) Nella separazione isotopica, insieme degli stadi nei quali gli isotopi vengono successivamente separati.

6) In fisica delle particelle elementari, processo di produzione a catena di coppie di particelle dovuta al rallentamento di una particella di alta energia che attraversa un mezzo materiale.

Geomorfologia

Le cause che provocano la comparsa delle rotture di pendenza, dalle quali dipende la genesi delle cascate, delle cateratte e delle rapide, possono essere varie "Vedi disegni vol. V, pag. 542" . "Per i disegni vedi il lemma del 5° volume." Può trattarsi, come avviene nel caso di corsi d'acqua in fase giovanile, di originarie asperità topografiche, non ancora smussate dai processi erosivi e di deposizione; altre volte il fenomeno è ricollegabile alla messa a giorno di rocce particolarmente resistenti all'azione erosiva delle acque incanalate, come nel caso dell'affioramento di filoni o di corpi magmatici in genere, interposti fra rocce sedimentarie o scistose più tenere. Talora la cascata coincide con gradini di faglia o con “onde” di erosione regressiva connesse a vigorosi ringiovanimenti in atto; più raramente è imputabile a deviazioni del tracciato, che comportino un accorciamento dell'alveo, come si verifica nel caso delle cascate del Reno a Sciaffusa, oppure a sbarramenti fluviali particolarmente imponenti (per colata lavica, per frana, ecc.). Altre volte ancora le cascate sono connesse a un'escavazione più intensa delle valli principali rispetto alle tributarie, e, al proposito, è tipico l'esempio delle valli sospese. La durata di una cascata è relativamente breve e solo condizioni particolari possono concorrere a prolungarla (deposizione di travertino al ciglio, come è esemplificato dalla cascata delle Marmore, dalle cascate di Tivoli, ecc.) o a farla arretrare mantenendone inalterato il salto (per graduale scalzamento al piede, come per le famose cascate del Niagara e le cascate Vittoria, lungo lo Zambesi).

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