cefalina

sf. [dal greco kephalḗ, testa]. Sostanza grassa appartenente alla categoria dei fosfatidi. Le cefaline sono componenti ordinari dei tessuti animali e vegetali e si riscontrano in concentrazioni elevate soprattutto nel cervello e nel midollo spinale. Chimicamente le cefaline derivano dall'unione di un acido α₁-fosfatidico con l'etanolammina (fosfatidil-etanolammina), con la serina (fosfatidil-serina) e con l'inositolo (fosfatidil-inositolo). Si presentano come polveri giallastre, amorfe, insolubili in acqua, di sapore amaro e di odore caratteristico. Nell'uomo la loro principale funzione è quella di servire da veicolo, nell'organismo, degli acidi grassi introdotti con la dieta. Le cefaline vengono impiegate in medicina come emostatici locali e in laboratorio nella reazione di Hanger, test diagnostico della funzionalità epatica.

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