chemiotìpo

sm. [chemio+tipo]. Popolazione di piante che, pur appartenendo alla stessa specie e avendo quindi il medesimo aspetto esteriore, differiscono per i costituenti chimici. Si tratta di un concetto molto importante in aromaterapia, perché piante cresciute in terreni e condizioni ambientali diversi possono presentare variazioni anche notevoli, in grado di influire sulle loro qualità terapeutiche. Anche il periodo dell'anno in cui viene effettuata la raccolta può incidere sulle caratteristiche farmacologiche. Il timo, per esempio, ha più di otto chemiotipi: se cresce a livello del mare in terreno alcalino è ricco di timolo, che lo rende un antisettico efficace ma irritante, a differenza del timo contenente geraniolo e linalolo, che è delicato sulla pelle ma molto meno efficace; il chemiotipo che coniuga delicatezza ed effetto antisettico è quello in cui prevale il tuianolo. L'appartenenza di una pianta a questo o quel chemiotipo in certi casi può fare la differenza tra un olio essenziale benefico e uno tossico.

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