chimèra

Indice

sf. [da Chimera con riferimento all'aspetto ibrido e mostruoso].

1) Nome delle varie specie di Olocefali, e in particolare della specie Chimaera monstrosa,della famiglia dei Chimeridi, presente anche nei mari italiani. Questa specie può arrivare fino a 1 m di lunghezza; il capo, di forma subpiramidale, presenta nei maschi un'appendice anteriore dotata di piccole spine; la bocca, piuttosto piccola, è armata di denti riuniti in varie placche. La prima pinna dorsale è alta e di forma triangolare, preceduta da un raggio spinoso; la seconda è assai lunga, tanto da fondersi con la caudale e l'anale; le pettorali sono ben sviluppate mentre le ventrali appaiono più piccole. Il colore è bruno variegato in chiaro, inoltre le pinne impari sono bordate in nero. La chimera vive in profondità e si porta alla superficie durante la notte.

2) In biologia, tessuto, organo od organismo costituito da cellule provenienti da due individui di specie diverse. Sperimentalmente si sono ottenuti bronchi e polmoni formati da cellule di topo e di pollo coltivate in vitro. L'associazione di tessuti provenienti da specie così lontane è possibile negli animali solo allo stato embrionale: ciò dimostra che tra organi embrionali non esiste l'incompatibilità che si trova poi negli stessi allo stato adulto, ma l'esistenza di una notevole affinità cellulare e tissutale. Nelle piante è frequente la chimera originata dalla giustapposizione di cellule provenienti da due organismi diversi: in un innesto infatti la marza forma una callosità sulla quale possono spuntare nuove gemme che origineranno rami con cellule appartenenti alle due specie. Si parla in tale caso erroneamente di ibridi da innesto, poiché gli eventuali semi provenienti da tali piante daranno sempre origine a individui di una sola specie in quanto il patrimonio genico cellulare non è stato modificato. La chimera si dice settoriale se rami e foglie hanno cellule provenienti da una pianta nella parte destra e dall'altra nella parte sinistra, oppure quando vi sono settori alterni con cellule delle due specie. Si parla invece di chimera periclinale se nella gemma le cellule provenienti da una pianta ricoprono come un cappuccio quelle provenienti dall'altra: i tessuti interni dei rami deriveranno allora da un individuo e quelli esterni dall'altro.

3) In botanica, si dicono chimere le parti dei frutti (per esempio, arance) la cui buccia presenta settori verticali di colore differente, di solito più chiaro di quello normale.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora