cianògeno

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sm. [sec. XIX; da ciano-+(ossi)geno]. Composto chimico di formula C₂N₂, che presenta la formula di struttura N≡C–C≡N. Si può preparare con metodi diversi, per esempio decomponendo per riscaldamento a secco il cianuro di mercurio:

Si presenta come un gas incolore e infiammabile, di odore sgradevole e pungente, che alla pressione atmosferica liquefa a -21,35 ºC; è fortemente irritante sulle mucose e fortemente tossico. Il cianogeno non ha di per sé importanza pratica e il suo interesse viene soprattutto dal fatto che può considerarsi come il composto da cui derivano l'acido cianidrico e i cianuri. Il nome di cianogeno indica anche il radicale monovalente –CN, che non esiste allo stato libero perché immediatamente si trasforma nelle molecole dimere C₂N₂. Tra i suoi derivati, oltre all'acido cianidrico, HCN, sono noti gli alogenuri di cianogeno, come per esempio il bromuro di cianogeno BrCN, che si ottiene anche per azione del bromo sui cianuri metallici:

Sono composti relativamente instabili e tutti fortemente tossici.

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