cimitèro

Indice

Lessico

sm. [sec. XIV; dal greco koimēterion, dormitorio, da koimân, dormire].

1) Luogo destinato alla tumulazione e all'inumazione dei cadaveri: cimitero di guerra, campo di sepoltura dei caduti in battaglia. Per estensione: cimitero delle automobili, luogo in cui si ammassano rottami di autoveicoli. Fig., luogo silenzioso, deserto, abbandonato: a quell'ora tarda la contrada pareva un cimitero.

2) In tecnologia nucleare, zona adibita alla raccolta di materiali radioattivi, solidi o liquidi, provenienti dalla lavorazione dei materiali radioattivi o da impianti sperimentali industriali di trattamento e recupero di combustibili nucleari irradiati.

Cenni storici

Nella liturgia cristiana il cimitero è un luogo sacro e perciò deve essere benedetto dal vescovo o da un sacerdote da lui delegato; devono essere benedette anche le singole cappelle, dove s'intenda celebrare la S. Messa. Se il cimitero non è benedetto si deve benedire ogni fossa prima di seppellirvi il cadavere. I primi cimiteri cristiani, per ragioni politiche e igieniche, sorsero fuori dal pomerio e occuparono un'area ben definita e recintata con opere murarie. I posti più ambiti come cimiteri furono quelli situati presso il recinto, che spesso era munito di una tettoia. Le caratteristiche dell'inumazione in un'area cimiteriale sopra terra ripetono in sostanza quelle delle necropoli pagane: vi si trovano sepolture singole, tombe multiple e costruzioni più costose per personaggi d'alto censo. Secondo una regola ampiamente diffusa, il cadavere veniva deposto rivolto a oriente. Non potendosi costruire solo tombe monosome, si ricorse sovente all'espediente di erigere sepolcri verticali, la cui fossa poteva contenere fino a dieci salme, costruiti in muratura e talvolta interamente rivestiti di marmo. Molto spesso un cimitero si sviluppava in relazione e intorno alla tomba di un martire. Dal sec. IX si costruirono i cimiteri dentro le mura per il desiderio dei credenti di essere sepolti vicino ai corpi e alle reliquie dei martiri, trasferiti all'interno della città. In epoca moderna i cimiteri furono nuovamente portati, per ragioni igieniche, fuori dell'abitato; nel secolo scorso furono laicizzati, per cui in alcuni di essi è possibile oggi trovare anche forni crematori.

Diritto

La legge italiana assoggetta i cimiteri al demanio pubblico. L'atto giuridico che regola il diritto al sepolcro si fonda su una concessione da parte dell'autorità amministrativa di un'area di terreno o di una porzione di edificio in un cimitero pubblico. Ogni comune deve avere un cimitero e sono prescritte delle distanze dall'abitato entro le quali è vietata qualsiasi costruzione.

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