cingolato

agg. e sm. [sec. XX; da cingolo]. Munito di cingoli. In particolare, veicolo o macchina semovente per mezzo di cingoli o ruote cingolate. Nella categoria dei cingolati si annoverano i mezzi più disparati per forma e per funzione: dai veicoli militari concepiti per particolari esigenze di mobilità su terreni accidentati (carri armati, pezzi d'artiglieria semoventi, veicoli da trasporto truppe) a veicoli civili da lavoro o per usi speciali. L'adozione dei cingoli al posto delle ruote, infatti, permette al veicolo di distribuire il suo peso su una maggiore superficie, limitando così l'affondamento nel terreno, e consentendogli di superare forti pendenze e procedere anche su terreni molto accidentati. I cingolati, pertanto, sono indicati per essere usati su terreni cedevoli, fangosi, sabbiosi, innevati, ecc. I cingoli di tali mezzi sono generalmente mossi da una coppia di ruote anteriori motrici e tenuti in tensione dalle ruote posteriori il cui asse è scorrevole longitudinalmente, ed eventualmente mantenuti aderenti al terreno da ruote di appoggio intermedie folli. La disposizione delle ruote necessarie allo scorrimento dei cingoli e il tipo di sospensioni dipendono dalla velocità di esercizio: veicoli con velocità inferiori ai 10 km/h (trattori agricoli e simili) sono privi di sospensioni e hanno ruote in acciaio che girano nei cingoli come se fossero su rotaie; nei veicoli più veloci le sospensioni sono indispensabili e le ruote, variabili per dimensioni e lega metallica, devono essere in un numero adatto alle dimensioni del veicolo e alla lunghezza dei cingoli. La soluzione più diffusa è quella di 5 o 6 ruote per lato, grandi quanto conviene, di cui una sola motrice; i cingolati con ruote d'appoggio piccole necessitano di rulli di sostegno del ramo superiore del cingolo. Per quanto riguarda il cingolo, ogni loro pattino ha in genere una suola d'acciaio (eventualmente provvista di costola d'aderenza se il veicolo è destinato a terreni particolarmente impervi), che può essere protetta con coprisuola per la marcia su strada. In alcuni casi i cingolati sono provvisti di cingoli in gomma o in acciaio e gomma; in ogni caso, per la marcia su strade asfaltate, è fatto obbligo l'uso di coprisuola in gomma. Il sistema di funzionamento dei cingoli è così schematizzabile: la ruota motrice riceve, tramite la trasmissione, la forza motrice del motore con la coppia necessaria e alla velocità stabilita; a sua volta fa ruotare il cingolo con il quale è ingranata trascinando così anche le ruote folli che mantengono il cingolo stesso in tensione. Normalmente la trasmissione avviene per mezzo di un cambio convenzionale che, con l'ausilio del comando dello sterzo, agisce su un differenziale; la scelta fra trazione anteriore o posteriore è fatta in base alle necessità del progetto. Poiché i cingoli non possono essere sterzati come le ruote, la guida dei cingolati è attuata facendo avanzare o arretrare i due cingoli con velocità differenti; ciò si ottiene mediante frizioni comandate direttamente con leve o pedaliere, oppure tramite automatismi, in caso di cingolati provvisti di volante di guida. Per i veicoli lenti è sufficiente bloccare il cingolo interno alla curva disinnestando la relativa frizione; questa soluzione è spesso usata anche nei cingolati veloci per facilitare la sterzata.

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