cisti o ciste

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sf. [sec. XVIII; dal greco kýstis, vescica].

1) In medicina, formazione patologica cava con parete continua, a concamerazioni uniche o multiple, costituita da membrana connettivale con rivestimento interno epiteliale e a contenuto vario.

2) In zoologia, stato quiescente, caratterizzato da un avvolgimento resistente del corpo, nel quale molti organismi, sia Protozoi che Metazoi, superano condizioni ambientali avverse. Molti organismi acquatici possono disperdersi solo grazie alla formazione di cisti. Le larve dei Trematodi e dei Cestodi si incistano in attesa di passare all'ospite successivo. Le cisti di alcuni Rotiferi resistono all'essiccamento per alcuni anni e non vengono danneggiate neanche se sottoposte per breve tempo al vuoto assoluto o all'immersione in acqua bollente o in elio liquido (-272 ºC). § Le cisti, reperibili in organi e tessuti diversi, possono essere suddivise in: congenite, parassitarie e acquisite. Le cisti congenite o teratoidi risultano da proliferazione epiteliale autonoma di residui embrionali, riscontrabile in vari organi. Tra queste: le cisti vere, a pareti proprie e non dovute alla dilatazione di una cavità preesistente o a un condotto, possono essere uniche o molteplici, peduncolate, sessili e possono modificare notevolmente la forma e i rapporti degli organi vicini; cisti a epitelio vibratile, con sede di sviluppo in centri nervosi, nel territorio degli organi derivati dagli archi branchiali, nell'esofago, nella pleura, nel fegato, negli organi sessuali femminili,ecc.; cisti branchiali o branchiogene, con sviluppo nella parte alta del collo, nel timo, nella tiroide, ecc.; cisti sebacee,cisti sierose,cisti dermoidi. Le cisti parassitarie sono quelle formate da parassiti (per esempio Cestodi) comuni all'uomo e agli animali in organi e tessuti diversi anche se più di frequente la sede di sviluppo è il fegato. Le cisti acquisite sono dovute a traumi o a processi infiammatori e comprendono: cisti sinoviali, che si formano in corrispondenza di un'articolazione; cisti da ritenzione, che risultano dall'ostruzione del dotto escretorio di una ghiandola; cisti ematiche, dette anche apoplettiche, che si formano in seguito a stravasi di sangue.

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