classe (lessico)

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sf. [sec. XIV; dal latino classis].

1) Ogni gruppo in cui una popolazione è divisa (di diritto o di consuetudine o semplicemente di fatto), in base alle funzioni, al censo, ecc.; lotta di classe; partito di classe, partito che lotta a favore di una categoria, solitamente quella operaia; classe dirigente, ceto di potere, cioè l'insieme delle persone che influiscono in modo più o meno determinante sugli orientamenti di una comunità nazionale (i politici, i grandi industriali, chi gestisce i mezzi di istruzione e di informazione, ecc.).

2) Insieme di persone o di cose che si differenziano dalle altre per avere una o più caratteristiche in comune: in grammatica, gruppi in cui si possono dividere i verbi di una lingua in base alle caratteristiche morfologiche; in certe lingue, gruppi di parole caratterizzati da morfemi speciali; nell'ordinamento scolastico, suddivisione degli alunni nelle scuole primarie e secondarie in base all'età e ai programmi; nel gergo militare, i soldati della medesima leva; suddivisione in base a tariffe diverse del tipo di un servizio (più o meno comodo, lussuoso, ecc.) gestito da imprese pubbliche o private: carrozza di seconda classe. Con accezioni più specifiche, nel linguaggio scientifico: A) in botanica e zoologia, categoria sistematica della classificazione, di alto livello e perciò assai vasta. Nella classificazione zoologica, ogni phylum o tipo è diviso in classi, che, a loro volta, sono divise in ordini. Sono classi dei Vertebrati, per esempio, Pesci, Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi. Nella classificazione botanica, le classi sono categorie di ripartizione della divisione, la quale ha lo stesso valore gerarchico del phylum animale. B) In biologia, classi di frequenza, raggruppamento di individui della stessa specie in cui un determinato carattere (per esempio la statura) varia entro limiti ristretti. Le classi di frequenza servono per lo studio della variabilità. C) In mineralogia, raggruppamento delle forme cristalline che presentano lo stesso grado di simmetria. D) In astronomia, classe spettrale, o tipo spettrale di una stella, indica l'insieme delle caratteristiche che ne definiscono la natura dello spettro.

3) Categoria, specie; in particolare: A) nella formazione del catasto, il raggruppamento dei terreni o delle unità immobiliari secondo caratteristiche comuni di qualità, rendimento, ecc. B) In statistica, gruppo di casi statistici omogeneo per una data modalità presentata dai casi stessi. Si ottiene mediante la classificazione o spoglio. L'ampiezza o modulo della classe è la differenza fra il valore massimo e il valore minimo della classe stessa (il valore massimo e quello minimo sono i limiti superiore e inferiore della classe). La differenza fra due classi contigue si ottiene sottraendo il limite superiore della prima da quello inferiore della seconda. L'intervallo fra due classi contigue si ottiene dalla differenza fra i loro valori centrali. C) In economia, vendita su classi, contrattazione relativa a prodotti agricoli di largo consumo, in cui la qualità viene espressa facendo riferimento a una data classe (per esempio Grano Manitoba n. 1, n. 2, ecc.). D) Nelle telecomunicazioni si chiama classe di prestazioni di lavoro di un centralino di tipo elettronico il livello dei servizi telefonici che l'apparato può fornire. E) In sedimentologia, ciascun intervallo di dimensioni stabilito di una scala granulometrica; la classe che comprende il maggior numero di granuli del sedimento è detta classe modale. F) In elettronica, classe di amplificazione, modalità con la quale un amplificatore agisce su un segnale di forma sinusoidale. Le varie classi di funzionamento si distinguono in base al valore dell'angolo di conduzione. § Classe di isolamento , ciascuna delle categorie in cui i materiali isolanti sono suddivisi in base alle massime temperature che possono sopportare con continuità senza deteriorarsi. Le norme CEI suddividono gli isolanti in sette classi, contraddistinte dalle lettere Y, A, E, B, F, H, C. Classe di precisione di uno strumento di misura, valore del massimo errore assoluto εaM che lo strumento può compiere, espresso come percentuale della portata P dello strumento: C=εaM/P∤100. La classe di precisione permette di determinare un limite massimo per l'errore assoluto che lo strumento può commettere: per esempio in un amperometro di classe 0,5 con portata di 5A, l'errore assoluto non supera il valore εaM=5∤0,5/100=0,025 A. Le norme CEI prevedono le seguenti classi di precisione 0,05 - 0,1 - 0,2 - 0,3 - 0,5 - 1 - 1,5 2,5 - 5. Per i trasformatori di misura le classi di precisione sono definite in base ai massimi valori ammissibili per l'errore di rapporto e l'errore d'angolo. Le norme CEI prevedono sei classi di precisione (0,1 - 0,2 - 0,5 - 1 - 3 - 5) per i trasformatori di corrente (TA) e cinque classi (0,1 - 0,2 - 0,5 - 1 - 3) per i trasformatori di tensione (TV). G) Nei trasporti aerei e marittimi, termine che esprime il grado di fiducia che un mezzo presenta nel suo complesso (strutture, apparato motore, impianti ausiliari, sistemazioni di sicurezza, ecc.) in rapporto al tipo di rotta e di servizio cui è destinato. La classe viene assegnata dagli enti riconosciuti (in Italia, RINA per le navi; RAIli aerei) e risulta dal certificato di classe; essa viene simbolicamente espressa con un insieme di cifre e lettere opportunamente raggruppate, che sintetizzano le caratteristiche di fiducia globale, di qualità, di efficienza, di navigazione che l'ente attribuisce al mezzo stesso. L'assegnazione della classe è subordinata al rispetto di tutte le vigenti norme in materia; ciascun ente pubblica, su un proprio libro-registro, l'elenco dei mezzi da esso classificati, le loro caratteristiche principali, nonché la classe assegnata. La classe ha durata limitata. H) Nello sport, sinonimo di categoria di mezzi meccanici o di natanti ammessi a determinate gare. In particolare: nell'automobilismo, è la suddivisione delle vetture delle categorie corsa e sport per limiti di cilindrata del motore; nella motonautica, è la suddivisione di una categoria (per esempio fuoribordo corsa) per limiti di cilindrata del motore o del peso.

4) In loc. fig., di classe; di gran classe, signorile, raffinato, che eccelle in qualche campo dell'attività umana specialmente nell'ambito dello sport: una confezione di gran classe; “Una volta... venivano fuori [dai conventi] delle donne di classe, delle signore, delle vere padrone di casa” (Cassola); è un giocatore di classe; fuori classe (o fuoriclasse), che ha doti fuori della norma.

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