comecché
IndiceRedazione De Agostini
(o comeché o come che), cong. antico. e lett. [sec. XIII; da come+che].
1) Benché, sebbene: “Come che molta speranza non prendessono di questo, nondimeno se n'andarono” (Boccaccio).
2) Come se: “Come che tu abbi bisogno di padre” (Machiavelli).
3) In quanto che: “Latinismi tanto più ostici comeché derivati dagli altri barocchi” (Dossi).
4) Avv., comunque, dovunque: “Come ch'io mi mova / e ch'io mi volga, e come che io guati” (Dante).