commessura

(ant. commissura), sf. [sec. XIII; dal latino commissūra]. Il punto in cui due parti si congiungono; connessione, giuntura. In particolare: A) in anatomia, oltre che il punto in cui due parti combaciano (commessura labiale), il termine indica la formazione che unisce due centri nervosi: commessura bianca anteriore, fascio di fibre nervose cerebrali, che collega i lobi temporali ai bulbi olfattivi; commessura bianca posteriore, cordone nervoso che unisce i talami ottici nel cervello. B) Negli Anellidi e negli Artropodi, le commessure rappresentano le connessioni trasversali tra gangli corrispondenti di uno stesso metamero, mentre le connessioni longitudinali tra gangli di metameri diversi sono dette connettivi. Una situazione analoga, anche se leggermente più complessa a causa della perdita della metameria, si ha nei Molluschi. Nei Vertebrati assume notevole importanza la commessura del pallio che, mentre nelle forme inferiori ha l'unica funzione di unione tra gli emisferi cerebrali, nei Mammiferi Placentati raggiunge un notevole sviluppo e va a formare il corpo calloso. C) In botanica, zona di saldatura fra due organi vegetali strettamente aderenti, come per esempio quella che si trova fra i carpelli in un sincarpio.

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