condanna

sf. [sec. XVII; da condannare].

1) L'azione del condannare; la pena stessa comminata. Per estensione, disapprovazione morale. § Secondo il diritto processuale civile, l'ordine che il magistrato rivolge alla parte soccombente di eseguire una determinata prestazione. Di norma, la condanna è la conclusione di un processo; eccezionalmente viene emessa dopo un accertamento sommario dei fatti (per esempio, ingiunzione o convalida di sfratto). La parte soccombente ha però sempre il diritto di far valere in altra sede le proprie eccezioni. § Nel diritto processuale penale, l'ordine del magistrato con cui l'imputato, riconosciuto colpevole del reato addebitatogli, viene assoggettato alla pena relativa. La condanna è condizionale se prevede la sospensione della pena qualora l'imputato non commetta un nuovo reato entro un determinato termine (cinque anni per i delitti, due per le contravvenzioni).

2) Nel linguaggio ecclesiastico, solenne smentita di idee giudicate false o eretiche.