Lessico

Sf. [sec. XVIII; dal francese comptabilité].

1) Parte della ragioneria che regola l'amministrazione economica dell'azienda e di ogni altro organismo che svolga attività finanziaria: contabilità pubblica, dello Stato, il complesso delle norme che regolano la gestione finanziaria dello Stato.

2) Il complesso delle operazioni contabili di un'azienda; per estensione, l'ufficio addetto a tali operazioni contabili: “Il ragioniere... teneva la contabilità del negozio” (C. E. Gadda); chiudere la contabilità; ufficio di contabilità.

Diritto

Le norme della contabilità dello Stato s'ispirano al dettato della Costituzione repubblicana, alla legge sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato (R.D.L. 18 novembre 1923, n. 2440) e al R.D. 23 maggio 1924, n. 817, che hanno subito, in prosieguo di tempo, numerose modifiche. In queste norme si stabiliscono tutte le operazioni relative al movimento del denaro pubblico, dal momento in cui si accertano le entrate sino al momento in cui si procede al pagamento dei creditori dello Stato. Si distingue tra contabilità nazionale e contabilità generale dello Stato. La prima svolge un'attività di preparazione del bilancio nazionale; la seconda, invece, stabilisce le regole giuridiche rispetto alle operazioni che le varie amministrazioni devono svolgere in ordine al movimento del denaro pubblico.

Economia: contabilità nazionale

Ramo dell'economia che registra i flussi reali e monetari intercorrenti fra gli aggregati di operatori economici (denominati settori o sistemi e classificati in imprese, famiglie, pubblica amministrazione, cioè Stato ed enti pubblici) e fra questi e l'estero. Essa pone in rilievo l'apporto dei diversi settori produttivi alla formazione del reddito e alla sua distribuzione fra consumi e investimenti e i rapporti economici con l'estero. Si avvale del metodo statistico e di schemi di tecnica contabile delle imprese, primo fra tutti quello della partita doppia. Scopi e funzioni della contabilità nazionale sono di descrivere in forma quantitativa la struttura economica di un dato Paese, di misurarne il reddito in un dato intervallo e nella sua evoluzione temporale. Essa costituisce la base conoscitiva per la politica economica e di programmazione. Nei Paesi della UE vige il Sistema europeo dei conti economici integrati (SEC), che si articola nei sette conti: di equilibrio dei beni e servizi, della produzione, della distribuzione del valore aggiunto, del reddito disponibile, dell'utilizzazione del reddito, della formazione del capitale, finanziario.

Economia aziendale: contabilità generale

La contabilità intesa come processo integrato di rilevazione quantitativa dei fatti di gestione al fine di soddisfare esigenze di informazione esterna e interna, è caratterizzata da tre elementi fondamentali: l'impiego del conto come strumento di scritturazione; il conseguente utilizzo del metodo contabile, generalmente della partita doppia; l'assunzione di particolari convenzioni che rendono compatibile il metodo contabile con il funzionamento del conto. Il conto, inteso in senso formale, è un semplice prospetto di rilevazione, mentre, inteso in senso sostanziale, esso rappresenta le quantità di un determinato oggetto di misurazione; il metodo contabile è l'insieme di regole, indipendenti dall'aspetto economico sotteso alle rilevazioni, che consente una ordinata e sistematica annotazione dei fatti di gestione; tra i tanti metodi contabili elaborati (metodo della partita semplice, della partita tripla o “alla russa”, ecc.) quello della partita doppia è il più efficace e quello maggiormente diffuso: esso si basa su una duplice e simultanea osservazione dei singoli fatti di gestione, che consente di ottenere sempre la perfetta coincidenza tra addebitamenti (iscrizione di quantità nella sezione "Dare" dei conti) e accreditamenti (iscrizione di quantità nella sezione "Avere" dei conti). Infine, le convenzioni di rilevazione quantitativa riconducono al sistema di interpretazione dei fatti gestionali e consentono la loro traduzione in scritture contabili; fra i tanti sistemi elaborati quello maggiormente rispondente alle esigenze interpretative e informative sembra essere il sistema del reddito, ovvero il sistema del capitale e del risultato economico, che dal primo trova derivazione e rispetto a esso accoglie successivi miglioramenti. Esso si basa sulla distinzione delle quantità, le cui variazioni sono prodotte dai fatti di gestione, nelle due categorie dei valori finanziari, aventi a oggetto denaro, crediti e debiti di funzionamento e di finanziamento, e dei valori economici, aventi a oggetto costi, ricavi e variazioni di capitale netto. L'applicazione del sistema del capitale e del risultato economico al metodo contabile della partita doppia conduce al funzionamento dei conti, che vengono addebitati ogni qualvolta si rilevano variazioni positive di valori finanziari e negative di valori economici, ovvero accreditati ogni qualvolta si rilevano variazioni negative di valori finanziari e positive di valori economici, consentendo la costante eguaglianza degli addebitamenti e degli accreditamenti. La rilevazione cronologica e sistematica dei fatti di gestione svolta mediante l'applicazione di un sistema di interpretazione dei fatti aziendali e l'impiego del metodo contabile della partita doppia dà luogo alla contabilità generale (financial accounting), ossia al complesso di rilevazioni quantitative ordinate in base al tempo di manifestazione (ordinamento cronologico) e in base alla natura dei valori e agli oggetti interessati (ordinamento sistematico,) che consente di pervenire alla sintesi periodica dell'attività d'impresa rappresentata nel bilancio di esercizio da cui emergono il reddito attribuibile al periodo di riferimento e il correlato capitale netto di funzionamento risultante alla fine del periodo. La contabilità generale ha il proprio scopo principale nel mostrare analiticamente la formazione del reddito di periodo e nel consentire un efficace controllo dei movimenti finanziari e monetari della gestione, mentre le rilevazioni in essa contenute possono essere agevolmente utilizzate per il conseguimento di altri obiettivi secondari, variabili in funzione delle necessità aziendali.

Economia aziendale: contabilità speciali esecutive

Affiancate alla contabilità generale sono le contabilità speciali esecutive, che si caratterizzano per avere scopi più limitati e settoriali perseguiti mediante rilevazioni analitiche; le principali contabilità speciali esecutive sono: la contabilità industriale (industrial accounting), costituita dall'insieme di rilevazioni contabili, eventualmente integrate anche da rilevazioni extracontabili, relative ai singoli processi produttivi e miranti all'esercizio di un efficace controllo del processo produttivo; particolare importanza assume, in tale ambito, la contabilità dei costi (cost accounting), che mira alla determinazione e al controllo dei costi di produzione; la contabilità di magazzino (stock accounting), che rileva l'insieme delle movimentazioni di beni interessanti il magazzino e consente la redazione dell'inventario contabile.

Economia aziendale: contabilità direzionale

In contrapposizione alla contabilità generale è la contabilità direzionale (managerial accounting), che ha lo scopo di fornire agli organi di governo dell'azienda l'insieme dei dati e delle informazioni necessari per l'attività direzionale; essa si articola, generalmente, in un insieme di rilevazioni preventive e consuntive relative sia agli aspetti economici della gestione (costi, rendimenti, ecc.) sia a quelli finanziario-patrimoniali (situazione di liquidità, indebitamento, ecc.), integrate da elaborazioni statistiche. In periodi di inflazione particolarmente elevata, la normale contabilità generale viene integrata, ovvero sostituita dalla contabilità per l'inflazione, che si basa alternativamente sull'adeguamento monetario dei valori storici di bilancio in riferimento al livello generale dei prezzi (Current Purchasing Power), ovvero sostituendo i valori storici con i costi correnti di sostituzione (Current Cost Accounting). Infine, con riferimento alle disposizioni fiscali in materia di imposte sul reddito, è possibile distinguere la contabilità ordinaria e la contabilità semplificata, laddove con la prima si fa riferimento alla contabilità generale, mentre con la seconda, prevista solo per le imprese che non abbiano superato un certo volume d'affari, si dispone in merito a un sistema di rilevazione in partita semplice svolto mediante annotazioni sui registri obbligatori previsti dalla normativa IVA.

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