contralto

sm. [sec. XVI; da contro+alto]. La più grave delle voci femminili. La parola, che deriva da contratenor altus, indicava originariamente una parte polifonica, senza riferimento a uno specifico timbro vocale. Nell'accezione moderna, la voce di contralto si differenzia da quella del mezzosoprano, da cui è stata praticamente assorbita, più che per l'estensione, leggermente più bassa, per il timbro scuro e vellutato, dotato di maggiore mordente e non privo di inflessioni simili a quelle virili nel registro inferiore. Tale voce non ebbe una specifica caratterizzazione drammatica fino al sec. XVIII; acquistò un preciso carattere con l'opera romantica, quando corrispose a un personaggio maschile adolescente. Più tardi, il contralto fu contrapposto al soprano come carattere cupo e tenebroso, ma nello stesso tempo si confuse con il mezzosoprano, le differenze non riguardando più i personaggi, ma la personalità e i mezzi delle singole cantanti.

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