cortina

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sf. [sec. XIV; latino cortīna, callaia, tripode di Apollo e coperchio di esso o tenda].

1) Tenda, spesso di tessuto pregiato, che serve a coprire porte o finestre o a delimitare parti di uno stesso vano: una cortina di velluto; le cortine del letto, del trono. Per estensione, qualsiasi elemento atto a coprire, a separare o a frapporsi tra due o più cose: una cortina di fumo, di nebbia; anche fig.: “celandosi dietro alla cortina dei sorrisi” (C. E. Gadda). Con accezioni più specifiche: A) nei Funghi, porzione del velo generale sottile e filamentoso che in alcuni corpi fruttiferi nello stadio giovanile si stende tra il bordo del cappello e la parte superiore dello stipite; a completa maturità del fungo tale membrana si lacera e i suoi residui, se persistono, aderiscono al gambo o pendono al margine del cappello. B) Forma d'intervento dell'artiglieria, che distribuisce il fuoco su un fronte lineare e con intervallo regolare tra i punti di caduta o di scoppio dei proietti. Può essere a percussione o a tempo. Viene detta cortina mobile quella che precede, a distanza di sicurezza, le truppe attaccanti; cortina nebbiogena quella ottenuta con l'apposito munizionamento per costituire uno schermo che nasconda movimenti di truppe o materiali all'osservazione nemica. C) In marina, striscia di tela olona impiegata sulle navi come tenda, disposta fuori bordo per proteggere gli alloggi dal sole, come elemento per delimitare temporaneamente una porzione di ponte, ecc. Cortina fumogena, nuvola di fumo o nebbia artificiale emessa da una nave per occultarsi durante un'azione offensiva o, più sovente, per coprire una ritirata. Il progresso della tecnica (radar, missili antinave, ecc.) ha notevolmente ridotto la sua utilità.

2) Nel lessico politico, cortina di ferro.

3) In fonderia, calibro di un crivello usato per classificare la terra di fonderia secondo la dimensione dei grani. Anche il pezzo in lamiera perforata disposto sul bacino di colata di una forma per separare le impurezze del metallo fuso.

4) Nelle fortificazioni, il tratto di mura compreso fra due bastioni consecutivi. Si hanno cortine a forbice, costituite cioè da due lati che formano un angolo rientrante; cortine rinforzate, cortine concave, aventi la convessità verso la fortezza; cortine convesse, aventi la convessità rivolta verso l'esterno; cortine salienti, formate da due lati che costituiscono un angolo saliente.

5) Parte esterna, o paramento, di una struttura muraria in laterizio. Cortine laterizie furono usate nell'edilizia romana solo dalla fine del sec. I a. C. in sostituzione del più antico reticolato di tufo, ma divennero poi il tipo più diffuso di paramento (Palazzo Flavio sul Palatino, Mercati Traianei). Il rivestimento a cortina continua a essere usato, con funzioni protettive e ornamentali, per i muri esterni di un edificio.

6) Nelle telecomunicazioni, cortina di dipoli, tipo di antenna fissa, impiegata generalmente per trasmissioni a grande distanza su onda corta.

7) Ant. e lett., sipario.