discórso

Indice

Lessico

sm. [sec. XIII; dal latino discursus, da discurrĕre].

1) Il discorrere; conversazione: rivolgere il discorso a qualcuno; fare discorsi lunghi e confusi; l'argomento di cui si parla: tornare più volte sullo stesso discorso; non usciamo dal discorso; per estensione, e talora spregiativo, chiacchiera inutile, perdita di tempo: decidiamoci, senza tanti discorsi!; è tutto un altro discorso, è un argomento diverso, non pertinente con ciò di cui si parla.

2) Esposizione orale o scritta di un argomento, di un insieme di opinioni, di esortazioni: tenere il discorso inaugurale dell'anno accademico; scrivere un discorso d'occasione; discorso elettorale; un volume di discorsi. Secondo il diritto d'autore, i discorsi, così come le lezioni, le prediche e le conferenze, sono tutelati, purché abbiano carattere di originalità e siano chiaramente identificabili. In particolare, nel titolo di alcune opere letterarie equivale a saggio, dissertazione: il Discorso sul metodo di Cartesio.

3) In grammatica, parti del discorso, categorie in cui vengono raggruppate le parole secondo la funzione propria e specifica di ciascuna di esse. In sintassi, discorso diretto,discorso indiretto.

4) Anticamente, il muoversi, lo spostarsi da un punto all'altro; andirivieni: “Escon del bosco dopo un gran discorso” (Ariosto).

Linguistica

In grammatica si distinguono nove parti del discorso: articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo, avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione o esclamazione. L'articolo, il nome, l'aggettivo, il pronome e il verbo possono mutare forma secondo il genere, il numero, la persona, il tempo e il modo e costituiscono perciò le parti variabili del discorso. Invece l'avverbio, la preposizione, la congiunzione e l'interiezione restano sempre immutabili e sono le cosiddette parti invariabili del discorso. Dionisio Trace, autore della più antica grammatica greca giunta sino a noi (fine sec. II a. C.), distingue otto parti del discorso (lógou mérē), e precisamente nell'ordine: nome, verbo, participio, articolo, pronome, preposizione, avverbio, congiunzione. I grammatici latini imitarono anche in questo i grammatici greci, eliminando però l'articolo che non esisteva in latino e aggiungendo l'interiezione. In sintassi, discorso diretto (latino oratio recta), costruzione che riferisce testualmente le parole di qualcuno nella stessa forma nella quale furono pronunciate. Discorso indiretto (latino oratio obliqua), quello che riporta indirettamente le parole pronunciate da qualcuno, facendole dipendere grammaticalmente dai verbi dire, rispondere, annunziare o da un verbo simile. Mentre nel discorso diretto la costruzione latina non si scosta sostanzialmente da quella italiana, nel discorso indiretto si usa in latino la costruzione dell'accusativo con l'infinito.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora