disinfestazióne

sf. [sec. XX; da disinfestare]. Complesso di pratiche volte a ridurre al minimo le popolazioni animali o vegetali dannose che invadono un determinato ambiente. Si propone di uccidere i vettori di germi patogeni, gli insetti e i piccoli animali molesti alle persone (pidocchi, pulci, cimici, zanzare, ratti, topi, ecc.). La disinfestazione comprende: laderattizzazione, che è rivolta ai ratti e ai topi; la disinsettazione, contro gli insetti; il diserbo, per distruggere le erbe infestanti. Per la disinfestazione degli ambienti si usano mezzi fisici e chimici. Alcuni agiscono sia sugli insetti che sui ratti (disinfestanti integrali), altri solo sugli insetti (insetticidi), altri ancora solo sui ratti (ratticidi). Per effettuare l'eliminazione di insetti dannosi che infestano ambienti particolari come i musei e le biblioteche è stato messo a punto un trattamento che non fa ricorso a insetticidi o pesticidi, ma che uccide i parassiti privandoli dell'ossigeno, senza danni per l'oggetto trattato, le persone e l'ambiente. Il sistema prevede l'impiego di un'apparecchiatura portatile che, all'interno di un involucro di plastica, crea un'atmosfera priva di ossigeno fino a raggiungere una concentrazione residua dello 0,1-0,2%. Di conseguenza, tutti gli insetti presenti vengono uccisi dal componente inerte dell'atmosfera: l'azoto. Gli oggetti infestati vengono tenuti ermeticamente chiusi in queste condizioni per tre settimane. L'aria priva di ossigeno sopprime qualunque insetto a qualsiasi stadio vitale, comprese uova e larve. Data l'importanza che hanno gli ectoparassiti nella diffusione delle malattie infettive, la disinsettazione è spesso un fondamentale mezzo di profilassi di tali malattie; comunque presenta problemi diversi secondo che i parassiti vivano lontano dall'uomo e lo aggrediscano saltuariamente (zanzare, mosche, cimici, ecc.), oppure vivano sulla superficie cutanea (pidocchi, pulci) e negli strati epidermici (acaro della scabbia). Nel primo caso si può ricorrere all'impiego di sostanze dette “repellenti” (dimetil-ftalati, Indalon) capaci di tenere lontani i parassiti; nel secondo si usano insetticidi, mezzi generalmente assai energici ma altrettanto tossici per l'uomo. Per limitare i danni all'uomo sono in fase di sperimentazione prodotti attivi per via biologica, capaci cioè di impedire la riproduzione dei parassiti e di bloccarne lo sviluppo. In agricoltura si effettua una disinfestazione delle superfici destinate a coltura per distruggere parassiti, animali e vegetali, presenti nel terreno che possono danneggiare le piante coltivate. Vengono usati allo scopo mezzi fisici (calore, sommersione) e chimici (anticrittogamici e fitofarmaci fumiganti). La disinfestazione più frequente viene fatta prima della semina per liberare il terreno dagli insetti fitofagi.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora