Lessico

sm. [sec. XIII; dal latino medievale districtus-us].

1) Circoscrizione territoriale nella quale il signore fondiario e poi feudale aveva facoltà di distringere, cioè di esercitare una coazione sui vassalli e su quanti, abitandovi, gli erano soggetti. Il potere di districtio nacque come conseguenza dell'immunità, in quanto il divieto d'ingresso ai funzionari regi o imperiali nel territorio immune determinava l'esigenza che l'amministrazione della giustizia e il potere coattivo vi venissero esercitati dal signore locale, laico o ecclesiastico. Sorti già nel regno franco durante i Merovingi, i distretti immunitari aumentarono per numero e ampiezza nel sec. IX. Nell'età comunale si chiamò con il nome di districtus il territorio sul quale l'autorità cittadina esercitava i suoi poteri (contado).

2) Nello Stato moderno e contemporaneo il distretto è una circoscrizione amministrativa o giudiziaria o militare. In particolare, il distretto militare è un ente territoriale, con giurisdizione su una o più province, che svolge funzioni di natura giuridico-amministrativa nei riguardi dei cittadini da arruolare nell'Esercito, nell'Aeronautica, nei corpi armati dello Stato e di tutti i militari in congedo. Il distretto è costituito da vari uffici: l'ufficio leva, il gruppo selettori, l'ufficio reclutamento che effettua le operazioni di incorporazione, l'ufficio forza in congedo e l'ufficio documentazione. Istituiti nel 1870 con la soppressione dei comandi militari di provincia, i distretti avevano all'origine anche il compito dell'istruzione delle classi di leva, attribuzione venuta meno nel luglio 1910.

3) Distretto scolastico, comprensorio, di norma subprovinciale, nel cui ambito è prevista la presenza di tutti gli ordini e gradi della scuola primaria e secondaria.

4) In botanica, distretto floristico, settore di una determinata area geografica al quale è circoscritta la presenza di una determinata specie o varietà vegetale, che invece non cresce nelle zone adiacenti. Un certo numero di distretti floristici forma un dominio floristico.

5) Nell'industria mineraria, in senso giacimentologico, zona di dimensioni inferiori a quelle di una provincia minerogenica, caratterizzata da una mineralizzazione prevalente in un determinato tipo di minerale che vi abbonda.

6) Distretto telefonico, ciascuna delle zone servite da uno o più impianti per lo smistamento delle comunicazioni telefoniche in cui viene suddiviso il territorio nazionale.

7) In anatomia e fisiologia, una zona del corpo ben circoscritta sulla base di particolarità funzionali, perché nutrita da un determinato vaso o innervata da un certo nervo.

Economia: il distretto industriale

In economia e geografia economica, un'area in cui si realizza una concentrazione di attività prevalentemente industriali, o connesse con la produzione industriale, generando condizioni particolarmente favorevoli (e a loro volta attrattive per ulteriori localizzazioni) in virtù di economie di agglomerazione, o esterne; queste economie sono sia di tipo strettamente pecuniario (contenimento dei costi di trasporto, complementarità delle produzioni, ecc.), sia di tipo non pecuniario (continuo progresso tecnologico, presenza di manodopera specializzata, diffusione di capacità imprenditoriali, ecc.), che insieme producono una particolare “atmosfera” e una “comunità” favorevoli a uno sviluppo economico tendenzialmente irreversibile, in quanto in grado di produrre o adottare successive innovazioni, mantenendosi competitivo. Il distretto industriale viene spesso qualificato come marshalliano, in riferimento all'economista A. Marshall, che a partire dal 1881 ne individuò le caratteristiche in analisi applicate alla Gran Bretagna, ma senza che i suoi studi avessero un particolare riconoscimento; negli anni Settanta del Novecento, e con riguardo alla situazione italiana, l'ipotesi del distretto marshalliano è stata rielaborata e largamente applicata.

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