diversity system

loc. inglese (propr. ricezione in diversità) usata in italiano come sf. Sistema di ricezione adottato per ridurre gli effetti dell'evanescenza dei segnali radio. Tale sistema può essere di tre tipi: A) ricezione in diversità di spazio, il sistema più usato per ricevere, in onda corta, programmi esteri da immettere nella rete di radiodiffusione nazionale. È realizzato con più antenne opportunamente spaziate fra loro e si basa sul fatto che lo stesso segnale radio non viene captato con evanescenza contemporanea da antenne poste a distanza pari a un certo numero di lunghezze d'onda l'una dall'altra. B) Ricezione in diversità di polarizzazione, analogo al precedente, si basa sul fatto che un segnale radiotrasmesso su una data frequenza non viene captato con evanescenza contemporanea da antenne operanti in diversi piani di polarizzazione. C) Trasmissione e ricezione in diversità di frequenza, sistema impiegato per la trasmissione di segnali telegrafici: allo scopo lo stesso segnale viene trasmesso su più frequenze fra loro spaziate di almeno 100 Hz. Si verifica infatti in pratica che segnali di diversa frequenza raramente vengono ricevuti con evanescenza contemporanea. I segnali, captati generalmente con almeno tre antenne, vengono immessi all'ingresso di altrettanti radioricevitori. Un unico segnale praticamente privo di evanescenza può venire così ricavato miscelando i segnali di uscita dai tre apparati radio.

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