elettrochirurgìa

sf. [elettro-+chirurgia]. Impiego della corrente elettrica ad alta frequenza e con intensità di ca. 5∤10-3A, opportunamente concentrata sui tessuti mediante speciali elettrodi, per la distruzione dei tessuti patologici, la dieresi dei tessuti e l'emostasi dei piccoli vasi durante un intervento chirurgico. L'elettrochirurgia può essere applicata in quattro diversi modi: folgorazione dello strato superficiale per accostamento dell'elettrobisturi ai tessuti, elettroessiccazione, elettrocoagulazione e taglio dei tessuti mediante elettrobisturi.

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