Lessico

agg. e sm. (pl. m. -ci) [sec. XX; elettro-+domestico]. Termine generico per indicare apparecchi alimentati con energia elettrica che si usano in casa: scaldabagno, lavabiancheria, lavastoviglie, frigorifero, aspirapolvere ecc.

Classe energetica

La direttiva CE 92/75 Energy Label ha normalizzato, a livello europeo, le etichette degli elettrodomestici classificandoli in base ai consumi e al rendimento. Dal 1999 su tutti gli apparecchi deve essere apposta l'etichetta “efficienza energetica”, con la divisione in diverse classi contraddistinte da lettere: dalla classe F per i prodotti a maggior consumo e minore efficienza alla classe A per quelli con la migliore resa e i consumi più ridotti. L'uso di una scala invertita (con A come classe più efficiente) ha richiesto la necessità di poter classificare anche elettrodomestici migliori per risparmio energetico, cioè prodotti di classe AA, A+ e A++.

Tecnica: elettrodomestici intelligenti

Lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni di cottura, impianti di condizionamento o di irrigazione e tutti gli altri elettrodomestici non sono più passivi esecutori di compiti semplicemente mediante accensione e spegnimento, ma stanno diventando "intelligenti". Grazie all'integrazione di microchip con registrati programmi di funzionamento, possono essere comandati da un computer centrale oppure a distanza attraverso comandi inviati via Internet o con un telefono cellulare GSM. Se provengono dal computer domestico, i comandi sono inviati al microprocessore dell'apparecchio o via radio o con onde ad alta frequenza, convogliate nella stessa rete elettrica dell'abitazione. Oltre a ricevere comandi, gli elettrodomestici possono inoltre essere programmati per interagire con l'esterno: un eventuale blocco o un malfunzionamento può attivare un allarme sul telefono cellulare del proprietario o di una società di assistenza tecnica. A tutte queste tecnologie sono interessati i maggiori produttori di elettrodomestici e di software e ciò ha portato ad accordi specifici tra giganti del settore come, per esempio, quello tra la General Electric e la Microsoft. I primi modelli di elettrodomestici "intelligenti" sono entrati sul mercato nel 1999 e sono equipaggiati con un microprocessore funzionante con tecnologia WRAP (Web Ready Appliances Protocol) e un modem per il collegamento alla rete telefonica. Il proprietario può verificare lo stato della macchina su una pagina web riservata e attraverso questa comandarne a distanza l'accensione e lo spegnimento. Nel caso dei frigoriferi, la programmazione del microchip può essere impiegata per ordinare automaticamente la spesa quotidiana: immettendo in memoria una lista di prodotti essenziali che non devono mai mancare tra le scorte, un ricevitore in grado di leggere i dati delle nuove etichette RFID (Radio Frequency IDentification) installato sulla porta aziona il microchip ogni volta che un alimento viene inserito o tolto dal frigorifero, perché esaurito. Anche il forno è stato munito di una memoria digitale programmata con i cicli di cottura per ogni tipo di piatto, oppure da impostare di volta in volta introducendo una scheda con microchip, che viene allegata nelle riviste di cucina per ogni singola ricetta. Alcuni modelli di elettrodomestici possono integrarsi in un network domestico gestito da un'unità centralizzata, allo scopo di risparmiare il più possibile elettricità, acqua e detersivo con il vantaggio di inquinare di meno. Queste prospettive di risparmio sono ancora più interessanti in presenza di tariffe elettriche differenziate tra giorno e notte: in tal caso, gli elettrodomestici entreranno in funzione quando l'elettricità costa meno, alternandosi in modo da non superare la potenza erogata dal contatore. Il maggiore ostacolo alla diffusione di impianti e apparecchi per la gestione automatizzata degli edifici è stata la mancanza di integrabilità dei prodotti offerti dalle aziende interessate. Nel 1987 è iniziata la normalizzazione dei sistemi bus per la gestione automatizzata della casa e degli edifici con la costituzione del comitato tecnico TC 205, organizzato dal CENELEC, per la definizione dello standard europeo HBES (Home and Building automation Electronic Systems).

Tecnica: elettrodomestici robot

L'ultima frontiera degli elettrodomestici sono i piccoli robot semoventi, presenti sul mercato, con funzioni di aspirapolvere, tosaerba e pulisci piscine. Si tratta di piccoli apparecchi simili nella forma a una grossa tartaruga, alimentati da una batteria ricaricabile e dotati di sensori. Sono in grado di muoversi autonomamente nell'ambiente e di esplorarlo aggirando automaticamente gli ostacoli o attendendo il passaggio di persone e animali domestici. Questi robot sono capaci di dirigersi verso la propria postazione di ricarica quando le batterie stanno per scaricarsi e il sacchetto contenitore si riempie, emettendo anche un segnale di avviso.

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