elevazióne

sf. [sec. XIII; dal latino elevatío-ōnis]. L'elevare, l'elevarsi e l'essere elevato; punto o luogo elevato. Con accezioni specifiche: A) gesto compiuto dal sacerdote nella messa e consistente nell'innalzare le sacre specie consacrate. La prima elevazione segue immediatamente la consacrazione del pane e del vino, affinché i fedeli possano adorare il corpo e il sangue del Signore. La seconda accompagna la dossologia finale della preghiera eucaristica ed è fatta innalzando contemporaneamente il calice e la patena. Nelle liturgie orientali ha luogo dopo il Padre nostro. B) Nei concorsi ippici, categoria di salto per cavalli non minori di 7 anni; la prova inizia su barriere alte 1,80 m, rialzate progressivamente fino all'eliminazione di tutti i concorrenti meno uno. C) In astronomia, elevazione di un astro, elevazione del polo, altezza h rispettivamente dell'astro e del polo celeste, sopra l'orizzonte del luogo di osservazione in un certo istante. Detta φ la latitudine geografica del luogo, ω l'angolo orario sotteso dall'astro all'istante considerato, δ la sua declinazione celeste, l'angolo h è misurato dalla relazione sen h=sen φ sen δ+cos φ cos δ cos ω. D) In matematica, elevazione a potenza. E) Nella navigazione, misura della quota verticale di un sito al di sopra del livello medio del mare. F) In edilizia: a) angolo di elevazione di una finestra, l'angolo formato, rispetto a un piano orizzontale, dalla congiungente la mezzaria del bordo superiore di una finestra con il punto più lontano della stanza. Questo angolo, per avere un'illuminazione sufficiente in ogni punto del locale, non dovrebbe mai essere inferiore a 27º; b) muro in elevazione, una cortina muraria verticale fuori terra destinata a recinzione (muro di cinta) o a costituire l'ossatura dell'opera edilizia (muro portante) e a suddividere gli ambienti (muri divisori o di tramezzatura); c) sinonimo di prospetto, alzato. G) In balistica, l'inclinazione che viene fatta assumere a un'arma, in particolare a una bocca da fuocoo, per ottenere una traiettoria che raggiunga il bersaglio posto a una determinata distanza.