emottisi o emotisi

sf. [sec. XVIII; da emo-+greco ptýsis, sputo]. Fuoruscita dalla bocca di sangue proveniente dall'apparato respiratorio (laringe, trachea, bronchi, parenchima polmonare), detta anche emoftoe. Il sangue, rosso vivo perché non digerito, viene emesso con colpi di tosse e si presenta commisto a piccole bolle d'aria. La quantità di sangue emessa è in rapporto al calibro del vaso leso: striature dello sputo in caso di rotture capillari, emissione di sangue più abbondante in caso di rotture di vasi di maggior calibro. È un sintomo comune a condizioni traumatiche (laringo- o broncoscopia, strangolamento, ferite, ecc.), tossiche (inalazioni di cloro e di benzina), parassitarie o infettive (rottura di cisti da echinococco del polmone, actinomicosi polmonare, tubercolosi polmonare cavitaria); inoltre si verifica nell'ipertensione del circolo arterioso polmonare (persistenza del dotto arterioso di Botallo, nell'arterite polmonare e nelle neoplasie del polmone) e più frequentemente in caso di tubercolosi polmonare. La terapia comprende: immobilità in posizione semiseduta, calmanti per la tosse (codeina), coagulanti, vitamine C, K, P per via parenterale. A volte è consigliato un controllo dell'anemia.

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