Lessico

agg. (pl. m. -ci) [sec. XVI; dal latino heroícus, risalente al greco hērōikós].

1) Proprio degli eroi, che si riferisce agli eroi antichi: età eroica, tempi eroici; verso eroico, l'esametro.

2) Degno, proprio di un eroe: vita, morte eroica; volontà eroica, di eccezionale forza e intensità.

Letteratura

Il poema eroico è un tipo di componimento che tratta di eroi e delle loro imprese. La definizione venne data nella seconda metà del Cinquecento quando, nella polemica fiorita intorno alla Poetica di Aristotele, si distinse tra poema cavalleresco o romanzo e poema eroico o epico. Quest'ultimo, sull'esempio della grande epopea greca e romana, doveva trattare argomenti nazionali in uno stile elevato e con una compostezza classica che mancava al poema cavalleresco. Il Tasso ne fissò le leggi nei Discorsi dell'arte poetica e nei Discorsi del poema eroico.

Teologia

Si intende per atto eroico, l'atto libero che presuppone il sacrificio della vita o della libertà. Rientra però in questa categoria anche l'eroismo di chi nella vita quotidiana esercita la virtù con particolare perfezione: esso è sufficiente alla beatificazione e canonizzazione dei fedeli. Solo Dio, attraverso la legge divino-naturale, può imporre all'uomo l'atto eroico; le leggi puramente umane, sia civili sia ecclesiastiche, non hanno tale potere, in quanto la legge ha valore solo se ne è possibile l'osservanza (per esempio, il fedele non è tenuto a presenziare alla messa domenicale se corre serio pericolo di essere ucciso). Unica eccezione è data da una situazione derivante da un obbligo che una persona si è assunto liberamente (per esempio, il parroco non può abbandonare la sua parrocchia anche se vi è pericolo per la sua vita).

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