Definizione

Sf. [sec. XIV; dal greco ecclesiastico eucharistía, riconoscenza, gratitudine]. Uno dei sacramenti della religione cristiana. L'uso del termine eucarestia per designare tale sacramento, altrimenti definito come comunione o Santa cena, si è venuto progressivamente generalizzando a partire dal periodo post-apostolico.

Le fonti del Nuovo Testamento

Le fonti neotestamentarie che hanno tramandato il racconto dell'istituzione dell'eucarestia sono gli Evangeli sinottici (Matteo 26, 17-29; Marco 14, 12-25; Luca 22, 7-25) e la I lettera di San Paolo ai Corinzi 11, 23-26. I Sinottici collocano l'istituzione dell'eucarestia nel contesto della celebrazione della Pasqua ebraica, nella quale il sacrificio e il comune cibarsi dell'agnello pasquale costituivano il segno commemorativo della liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù egiziana, e avevano a un tempo il senso di attualizzare quella liberazione e di garantire ai celebranti la futura liberazione annunciata dai profeti. Questi significati confluiscono quindi nell'eucarestia, dove vengono riferiti alla persona di Gesù e alla sua morte sulla croce: l'eucarestia ha dunque, secondo i Sinottici, il valore di una commemorazione e di un'attualizzazione del sacrificio redentore di Gesù Cristo, cui si associa altresì l'elemento dell'attesa della manifestazione finale del Regno di Dio, simboleggiato particolarmente dal pasto in comune, che ha per il pensiero biblico un senso escatologico. Non diversamente, per San Paolo il significato dell'eucarestia sta nel ricordo e nell'annuncio – cioè nella presentificazione – della morte di Cristo e nella tensione verso il compimento della sua opera con il suo ritorno. Oltre a questo, San Paolo sottolinea in modo speciale l'elemento della comunione con il Signore, e dei credenti fra di loro, data con l'eucarestia (I Corinzi 10, 14-22).

Le forme di celebrazione

Quanto alla concreta forma di celebrazione dell'eucarestia in epoca neotestamentaria, essa appare innanzitutto come un atto comunitario, non delegato a speciali ministeri, e, in secondo luogo, come un momento di un vero e proprio pasto in comune. Dal sec. II in avanti si assiste invece alla rapida, progressiva ritualizzazione dell'eucarestia, la cui celebrazione si svolge a opera dei sacerdoti e separatamente dai pasti in comune, mentre viene contemporaneamente assumendo importanza il problema, estraneo al Nuovo Testamento, del modo della presenza del corpo e sangue di Cristo negli elementi eucaristici, cioè nel pane e nel vino. Entro questo nuovo contesto di pensiero e di prassi ecclesiastica, prende quindi forma la dottrina cattolica dell'eucarestia, che può ritenersi definitivamente stabilita con il Concilio Tridentino.

Il sacramento cattolico

Per il cattolicesimo, l'eucarestia è un sacramento: essa consiste nella ripetizione incruenta, mediata dal sacerdote, del sacrificio di Gesù Cristo, e si attua con la transustanziazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue del Signore. Proprio questi concetti fondamentali del sacrificio eucaristico e della transustanziazione hanno costituito al tempo stesso l'obiettivo critico centrale del pensiero dei riformatori intorno all'eucarestia: di contro, all'idea della ripetizione del sacrificio di Cristo il protestantesimo afferma il valore di ricordo e di annuncio della celebrazione eucaristica mentre, con formule sostitutive differenti, rifiuta comunque la dottrina della transustanziazione. Nel luteranesimo, a essa si sostituisce quella della consustanziazione, e nel calvinismo quella della presenza reale, ma non locale, del Signore nell'eucarestia. Allo stesso modo che per il cattolicesimo, anche per il protestantesimo l'eucarestia conserva comunque il carattere di sacramento. Nella liturgia cattolica l'eucarestia ha il centro del suo culto nella messa. Dopo la messa, le specie eucaristiche sono conservate nel tabernacolo per la comunione e l'adorazione dei fedeli. Essa è portata ai malati e ai morenti, come sollievo alla malattia e viatico della vita eterna. È distribuita anche a coloro che per motivi legittimi non possono essere presenti alla messa, fermo restando il principio che la comunione ha il suo posto normale nella messa. La comunione può essere data in tutte le ore del giorno. Ministri sono i sacerdoti e i diaconi. Tuttavia, la Santa Sede concede anche a laici qualificati e agli accoliti la facoltà di distribuire l'eucarestia come ministri straordinari, dove manca il sacerdote e anche quando è necessario aiutarlo a distribuire l'eucarestia durante la messa, se i comunicandi sono numerosi. § La conservazione dell'eucarestia è obbligatoria nelle cattedrali, nelle parrocchie, nelle chiese aperte al pubblico e in quelle dei religiosi. In altri casi, per conservare l'eucarestia è necessario il permesso del vescovo. Le manifestazioni più solenni di adorazione a Cristo nell'eucarestia si hanno nell'esposizione del Santissimo Sacramento, nella processione del Corpus Domini, nelle Quarantore, nei congressi eucaristici locali, nazionali o internazionali. L'efficacia dell'eucarestia come sorgente di vita ecclesiale è stato uno dei temi privilegiati dal Concilio Vaticano II nella costituzione dogmatica Lumen gentium e nella costituzione sulla sacra liturgia Sacrosanctum concilium. Sul sacrificio eucaristico si soffermano particolarmente le Domenicae cenae di Giovanni Paolo II e l'istruzione Inaestimabile donum della Congregazione per i sacramenti e il culto divino (1980).

Iconografia

Accanto al tema dell'istituzione del sacramento nell'Ultima Cena compaiono spesso altri motivi iconografici ispirati all'eucarestia. Nell'arte paleocristiana e medievale assunsero significato eucaristico episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, come il sacrificio di Abele, l'offerta di Melchisedech (mosaico in S. Vitale a Ravenna), la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ecc. Nel sec. XV si diffuse il motivo simbolico del Torchio mistico (vetrata nella chiesa di Saint-Étienne-du Mont a Parigi): il sangue di Cristo che sgorga dalla croce viene raccolto in calici o in barili da angeli o dai dottori della Chiesa. Dell'iconografia dell'eucarestia fanno parte inoltre le raffigurazioni dei miracoli eucaristici (RaffaelloMiracolo di Bolsena, Stanze Vaticane; Donatello, Miracolo della mula, Padova, altare della basilica del Santo; P. Uccello, Miracolo dell'ostia profanata, Urbino, Galleria Naz. delle Marche).

M. Thurian, L'Eucarestia. Memoriale del Signore. Sacrificio di azione, di grazia e d'intercessione, Roma, 1967; A. Schökel, L'Eucarestia, Milano, 1988.

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