Lessico

sf. [sec. XIV; dal latino tardo evasío-ōnis].

1) Fuga da un luogo in cui si è rinchiusi o sorvegliati; evasione dal carcere; evasione di un detenuto; compiere un'evasione. Fig., il sottrarsi a un ambiente o a condizioni di vita insopportabili: evasione dalla realtà.

2) Il sottrarsi a un impegno, a un obbligo: evasione fiscale; evasione di capitali, fenomeno di emigrazione di capitali allo scopo di sfuggire alla pressione fiscale di un Paese. Tale fenomeno è tanto più forte quanto maggiore è la differenza delle diverse pressioni tributarie tra i vari Paesi.

3) Nel linguaggio burocratico, risposta: dare evasione alla corrispondenza;evasione di una pratica, lo sbrigarla, il portarla a termine.

4) In medicina, evasione ventricolare, contrazione automatica e isolata dei ventricoli cardiaci, provocata da uno stimolo formatosi nel nodo del Tawara. È detta anche battito cardiaco di sortita.

5) In filosofia, espressione tipica dell'esistenzialismo e in particolare di Heidegger, che la configura come abbandono alla banalità quotidiana, all'anonimia e alla dispersione, tendente a eludere e a fuggire la certezza del proprio essere-per-la-morte e l'impegno esistenziale che tale certezza implica. Già Kierkegaard l'aveva definita “una demoniaca fuga dalle responsabilità della scelta di fede”, mentre Jaspers la identificava nel tentativo di fuggire l'impegno che pone all'uomo la scoperta della libertà: il rifiuto della realtà e il mantenersi nel puro possibile.

Diritto: evasione fiscale

Violazione di una legge tributaria o finanziaria, in forza della quale il contribuente si sottrae all'obbligo di pagare le imposte e quindi al principio per il quale ciascun cittadino deve contribuire, in rapporto ai propri redditi, alle spese della collettività. Le disposizioni sanzionatorie delle violazioni suddette (limitatamente alle sanzioni tributarie non penali in materia di imposte dirette, di imposta sul valore aggiunto e di riscossione dei tributi) sono state riformate con il decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471. In particolare, per esempio, nei casi di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi o di indicazione di un reddito imponibile inferiore a quello accertato, si applicano sanzioni amministrative in misura percentuale sull'ammontare del tributo dovuto. Analoghe sanzioni sono dovute relativamente alle altre violazioni delle norme sulle imposte dirette e sull'imposta sul valore aggiunto.

Diritto: evasione di detenuto

Nel diritto ordinario l'evaso è punito con un'aggiunta di reclusione fino a sei mesi, con diritto a una diminuzione se si costituisce prima che la condanna sia passata in giudicato. Chi procura o agevola l'evasione è passibile della reclusione da sei mesi a cinque anni; da tre anni a dieci se si tratta di un ergastolano; se però entro il limite di tre mesi procura la cattura dell'evaso ha diritto a una diminuzione della pena. Il custode che colposamente causa un'evasione è punito con la detenzione a tre anni o con una multa; non è però punibile se entro tre mesi dall'evasione procura la cattura dell'evaso. § Commette reato punito con la reclusione fino a tre anni il militare che, incaricato anche temporaneamente della custodia di una persona arrestata o detenuta per un reato soggetto alla giurisdizione militare, ne cagioni per colpa l'evasione. Il colpevole non è punibile se nel termine di tre mesi dall'evasione procura la cattura della persona evasa o la presentazione di questa all'autorità.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora