fòlaga

sf. [sec. XVIII; voce di origine settentrionale, dal latino fulíca]. Uccello gruiforme (Fulica atra) della famiglia dei Rallidi, lungo ca. 40 cm, inconfondibile per la colorazione nera del corpo, rispetto alla quale spicca il bianco del becco e della placca frontale. Le zampe sono grigio-verdi e le dita presentano caratteristiche espansioni carnose. La folaga, che vive in Europa e Asia e forma enormi stormi sugli stagni e sulle lagune, nidifica nei canneti litorali; abilissima tuffatrice, rimane a lungo sott'acqua alla ricerca del cibo (vegetali, invertebrati e pesci). In Italia è comunissima (probabilmente l'uccello acquatico più diffuso e numeroso) e in inverno alle popolazioni stanziali e nidificanti si aggiungono i contingenti migratori, che provengono dalle regioni più settentrionali d'Europa. Molto simile è la folaga americana (Fulica americana). La folaga crestata (Fulica cristata), dell'Africa, si distingue per la presenza, sulla fronte, di due tubercoli rossi.

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