Lessico

sf. latino (faccia, aspetto). Termine con cui nel linguaggio scientifico si indica l'aspetto caratteristico di un animale, di una pianta, di un fenomeno fisico e simili. § In botanica, aspetto particolare che una biocenosi assume nell'ambito di un determinato distretto; anche aspetto particolare o portamento tipico di un organismo. § Nelle scienze preistoriche, aspetto locale di un complesso culturale a più ampia diffusione. Per esempio, della cultura musteriana si distinguono le facies del Musteriano tipico, del Pontiniano, ecc.

Geologia

Complesso dei caratteri litologici e paleontologici presenti in una roccia sedimentaria tali da consentire il riconoscimento dell'ambiente in cui si depositarono i materiali che costituiscono quella stessa roccia. Se lo studio dei caratteri richiede un'indagine microscopica si parla di microfacies. I caratteri litologici presi in esame sono soprattutto composizione chimica, struttura, tessitura, granulometria, durezza, reazione agli agenti atmosferici e all'alterazione, ecc. Quelli paleontologici si riferiscono al contenuto in fossili, che acquistano un particolare significato quando, pur non avendo un elevato valore stratigrafico, compaiono solo in certe facies, caratterizzandole. Tra questi ultimi, indicati come fossili di facies, spiccano gli organismi costruttori di scogliere e diversi gruppi di microrganismi la cui importanza è stata dimostrata dallo studio delle microfacies. Se si vuol porre l'accento sull'uno o sull'altro dei due gruppi di caratteri, si possono usare i termini litofacies e facies paleontologica. Per litofacies si intende l'insieme dei caratteri litologici di una roccia sedimentaria in grado di precisarne l'ambiente di deposizione (per esempio facies sabbiosa, facies glauconitica, ecc.); la faciespaleontologica è, invece, il complesso dei caratteri paleontologici significativi per la definizione dell'ambiente di deposizione (per esempio facies a Nummuliti, facies a Crinoidi, ecc.). L'uso del termine biofacies come equivalente di facies paleontologica non è corretto, in quanto il contenuto fossile di una roccia non è, anche nei casi più favorevoli, che un aspetto parziale dell'attività biologica al momento della formazione della roccia stessa. Volendo mettere in risalto il fatto che una roccia sedimentaria ha risentito durante la sua deposizione dell'intervento di fattori tettonici, si ricorre al termine tectofacies per indicare il complesso dei caratteri al riguardo significativi (per esempio facies di flysch, facies di molassa). Le facies variano sia nello spazio sia nel tempo. Si hanno, quindi, passaggi di facies laterali (eteropia), quando per l'area considerata e in un certo intervallo di tempo si realizzano condizioni ambientali diverse; facies verticali se nell'ambito di una data zona si succedono nel tempo ambienti diversi, talora in modo così graduale e ordinato da poter parlare di sequenze di facies. Accettando che l'evoluzione geologica, almeno nel recente passato, sia stata analoga a quella in atto, è possibile classificare le facies attribuendo loro specificazioni che fanno riferimento agli ambienti di sedimentazione attuali, così da indicarne chiaramente la genesi. Le facies quindi vengono riferite ai tre principali ambienti di sedimentazione (marino, continentale e di transizione) e alle loro ulteriori suddivisioni; la descrizione delle specifiche caratteristiche coincide praticamente con quella dei corrispondenti ambienti di sedimentazione.

Semeiotica

Aspetto e atteggiamento del volto determinati dalla struttura dei suoi componenti (scheletro, muscoli, tegumenti) e dalla motilità dei muscoli facciali e oculari. È una caratteristica sia della persona in perfetto equilibrio fisico e mentale (facies composita) - in questo caso il volto ha la conformazione propria alla razza, al sesso, all'età, al patrimonio costituzionale ereditario e non denunzia particolari stati psichici - sia di quadri morbosi. I vari quadri abnormi derivano da anomalie che possono essere prevalentemente statiche (facies mongoloide, adenoidea, acromegalica, mixedematosa, xerodermica, eunucoide, nefritica, sclerodermica e anche aortica, mitralica), o prevalentemente dinamiche, determinate da cause psichiche o nervose (facies ansiosa, melanconica, basedowiana, tetanica, tetanoide, parkinsoniana), o ancora da anomalie miste per alterazioni dell'imbibizione dei tessuti, della vascolarizzazione, ecc., e per alterazione dell'atteggiamento, legata per lo più alla sofferenza o all'adinamia generale (facies addominale, colerica, ippocratica, lunare). La facies è perciò la risultante di diversi fattori: l'idratazione (edema, imbibizione dei tessuti retrobulbari); l'irrigazione vascolare (anemia, ischemia, vasodilatazione, cianosi); la motilità muscolare (ipermobilità, ipomobilità, rilasciamento dei muscoli del volto e dell'occhio); il trofismo e le pigmentazioni cutanee; le anomalie scheletriche del capo.

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